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MONDO

Stampa araba: Kerry incontrerà ministro Esteri di Assad

Siria, Ue e Mosca lavorano a tregua. De Mistura vola a Mosca per incontrare Lavrov

Sul tavolo i risultati dell'ultima tornata dei colloqui di pace a Ginevra. Restano infatti divisioni e il regime di cessate il fuoco ha mostrato segni di indebolimento. Intanto l'inchiesta di Sky News -  basata sull'analisi di 22.000 files segreti ottenuti lo scorso mese - rivela come Assad e Isis siano complici e non nemici

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Le fazioni islamiche hanno intensificato nelle ultime ore il lancio di razzi contro diversi quartieri sotto il controllo delle forze governative nella città di Aleppo, nel nord della Siria, causando un numero imprecisato di feriti. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, spiegando che i razzi hanno colpito il nuovo e il vecchio quartiere siriaco, e i distretti di Yamiat al Zahrá, Masaken al Sabil, Al Mokambo, Al Jalediya, Al Mashreqa e Al Ashrafie, e le strade di Tishrin e Al Nil, la piazza di Sadalá al Yaburi e le zone intorno alla moschea di Al Rahman. Nel frattempo, sono aumentati i combattimenti tra le truppe governative e i gruppi ribelli nell'aerea di Beni Zaid e Shihan e nella zona occidentale di Aleppo.

35 raid aerei su Raqqa
Tredici civili sono morti nei 35 raid aerei su Raqqa, roccaforte in Siria del gruppo jihadista dell'Isis. Lo riferisce in un rapporto l'Osservatorio siriano per i diritti umani, senza poter precisare però se gli attacchi siano stati eseguiti da aerei russi o dalla coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti.

"Raqqa non era stata colpita da raid aerei di questa intensità da diverse settimane", ha dichiarato il direttore dell'Osservatorio, Rami Abdel Rahmane. "Questi attacchi sono continuati per tutta la notte fino al mattino" su questa città del nord della Siria ha spiegato Rahmane, aggiungendo che i settori colpiti sono stati diversi e hanno provocato "la morte di piu' di 13 civili e il ferimento di diverse decine di persone", oltre all'uccisione di "cinque membri dell'Isis".

De Mistura vola a Mosca per incontrare Lavrov
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov incontrerà oggi a Mosca l'inviato speciale delle Nazioni Unite in Siria Staffan de Mistura. Come riportato l'inviato speciale delle Nazioni Unite sulla Siria intende discutere la cessazione delle ostilità in Siria.

Lunedì de Mistura ha incontrato il segretario di Stato Usa John Kerry e ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita, Adel al-Dzhubeyrom. Al termine dei colloqui, de Mistura ha detto che i combattimenti su Aleppo possono compromettere la cessazione delle ostilità e ha invitato la Federazione russa e gli Stati Uniti a promuovere il cessate il fuoco.

Stampa araba: Kerry potrebbe incontrare ministro degli esteri Muallem
Il segretario di Stato americano John Kerry potrebbe avere "presto" un incontro con il ministro degli Esteri siriano Walid al Muallem. Lo sostiene oggi il quotidiano panarabo "al Quds al Arabi" che cita fonti statunitensi, definendole "affidabili".

L'indiscrezione, se confermata, rappresenterebbe un importante sviluppo nel conflitto siriano che dura ormai da oltre 5 anni e che secondo lo stesso Kerry "è fuori controllo" dopo le numerose violazioni del cessate il fuoco scattato il 27 febbraio, di cui Usa e Russia sono garanti.

Norvegia invierà 60 militari per addestrare soldati a combattere Isis
La Norvegia invierà 60 soldati per addestrare e consigliare i siriani nella lotta contro lo Stato islamico. Lo ha detto il primo ministro norvegese Erna Solberg aggiungendo che la mossa è parte di una missione internazionale più ampia sotto la risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu che sollecita tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a rafforzare i loro sforzi nella lotta contro l'Isis in Siria e Iraq.

"Il contingente di circa 60 soldati fornirà formazione, consulenza e supporto operativo ai gruppi siriani locali che si battono contro l'Isis", ha detto Solberg. La Norvegia, ha detto il ministro della Difesa Eriksen Soreide, è in grado di "essere in grado di aiutare e migliorare le capacita' di combattimento". Le truppe saranno di base in Giordania, ma la missione ha il mandato di fornire supporto anche dal territorio siriano, anche se ci sara' bisogno di approvazione parlamentare.  

Inchiesta Sky News: Assad e Isis complici e non rivali
Il regime siriano di Bashar Assad e Isis, in teoria le due forze agli antipodi in Siria e rivali anche per ragioni interconfessionali (Assad alauita, setta sciita, mentre Isis è espressione dell'Islam sunnita più conservatore) sarebbero stati complici nel corso degli ultimi anni. A partire dalla riconquista dell'antica città di Palmira, a fine marzo, ad opera delle truppe siriane sostenute dalle forze speciali russe (spetnatz e dagli aerei da guerra).

L'operazione sarebbe avvenuta sulla base di un accordo di scambio che avrebbe consentito agli uomini di Abu Bakr al Baghdadi di ritirare tutte le forze e "le armi, inclusa l'artiglieria pesante e le batterie anti-aeree" e senza perdere neanche un uomo, spostando il tutto verso la 'capitale' Raqqa. 

E' quanto rivela la rete britannica Sky News sulla base di una lunga inchiesta e dall'analisi di 22.000 files segreti di Isis ottenuti lo scorso mese e dalle dichiarazioni di alcuni ex membri di Isis che hanno 'defezionato'. Oggi alle 21 locali (le 22 in Italia) andrà in onda uno speciale sulla rete privata britannica, il cui azionista principale è Rupert Murdoch. 

Secondo l'indicibile accordo Assad-Isis l'addestramento dei foreign fighters, in corso da anni e non da mesi, per rientrare in Europa. Notizia che confermerebbe i timori Usa che l'Ue sia pervasa da cellule dormienti pronte ad altri attacchi come a Parigi e Bruxelles.

L'intesa segreta prevede, tra l'altro, uno scambio per acquistare il greggio estratto dalle regioni petrolifere controllate (sempre meno) da Isis e il via libera all'evacuazione di alcune aree controllate da Isis prima degli attacchi dell'esercito di Assad. Viene citato il caso di al Qasr dove Isis ritirò ogni dopo essere stata informata dagli 007 di Assad che "sarebbe stata bombardata il 24 novembre del 2013".