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ITALIA

Vertice dei ministri degli Esteri a Lucca

Siria, non c'è consenso su nuove sanzioni alla Russia. Alfano: "Il G7 non è sede deliberante"

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La riunione dei ministri degli Esteri del G7, in corso a Lucca, "non è una sede deliberante" riguardo all'ipotesi di nuove sanzioni contro la Russia, come richiesto ieri a gran voce dal ministro degli Esteri britannico Boris Johnson. Lo ha spiegato oggi il titolare della Farnesina Angelino Alfano, al termine di una riunione straordinaria sulla Siria a cui hanno partecipato, oltre ai colleghi del G7, i ministri di Turchia, Emirati Arabia, Arabia Saudita, Giordana e Qatar.

"Ognuno ha espresso la propria opinione, ma mi pare prevalente una linea di coinvolgimento della Russia ai fini di una concreta collaborazione che eviti la prosecuzione di un conflitto militare e avvii un processo politico basato su una nuova costituzione che poi porti a nuove elezioni", ha commentato Alfano.

La "base" di tutto questo - ha insistito il ministro - "non può che essere il cessate il fuoco, durevole, efficace e sincero da parte di tutte le fazioni in campo".

Times: "Gb insiste su sanzioni ma incontra resistenze"
La Gran Bretagna insiste, "con un tono di sfida", nel voler introdurre nuove sanzioni contro la Russia. Lo scrive in prima pagina il Times, secondo cui il governo della premier Theresa May sta portando avanti una linea piuttosto intransigente nei confronti di Mosca, sostenuta dalla stampa nazionale del Regno Unito, per la crisi in Siria e lasciando sorpresi gli alleati europei. Secondo il giornale, la proposta di inasprire le sanzioni fatta da Johnson, contrastata da parte dei partner nel continente, sarebbe invece appoggiata dal segretario di Stato Usa Rex Tillerson. I due avrebbero discusso in privato delle sanzioni e senza dare il suo pubblico sostegno, Tillerson avrebbe incoraggiato Johnson a portare avanti la sua proposta nel corso del G7 dei ministri degli Esteri a Lucca. Proposta però non accolta al vertice che si è concluso proprio in queste ore.

Nessuna soluzione per la Siria con Assad al potere
"Non ci può essere una soluzione per la Siria con Assad al potere". Lo ha riferito il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault a margine dei lavori del G7 a Lucca. Il capo della diplomazia francese ha inoltre auspicato un intervento di condanna inequivocabile dell'attacco chimico in Siria da parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu. "Allo stesso tempo - ha affermato - dobbiamo tendere la mano ai russi e dire: "Dobbiamo mettere fine a questa tragedia siriana che ha provocato così tanti morti, dolore e rifugiati" ha insistito Ayrault. Secondo quanto spiegato dal ministro francese è inoltre necessario un cessate il fuoco efficace e monitorato in Siria. "Diciamo ai russi, 'cogliete questa opportunità per prendere le distanze dall'orrore del regime di Assad e mostrare con sincerità che volete la pace'", ha concluso.