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MONDO

Siria, de Mistura: "Questa volta la tregua può funzionare". Oggi il voto all'Onu

Intervista dell'inviato speciale delle Nazioni Unite al Corriere della Sera: attesa per il vertice di Astana. Regge la tregua scattata alla mezzanotte di ieri

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E' previsto per oggi il voto del Consiglio di Sicurezza dell'Onu su una risoluzione a sostegno del cessate il fuoco entrato in vigore in Siria e sui colloqui di pace destinati a porre fine a sei anni di guerra.

Ieri l'ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vitaly Churkin ha reso noto che la Russia ha fatto circolare una bozza di risoluzione ai membri del Consiglio e - dopo aver adottato le modifiche suggerite - spera di vedere la risoluzione approvata.

La risoluzione promossa chiede anche "un rapido, sicuro e senza ostacoli" accesso per fornire aiuti umanitari in tutto il Paese. E guarda a un incontro a fine gennaio tra il governo siriano e l'opposizione da tenersi nella capitale kazaka Astana che, ha precisato Churkin, non sono in competizione con possibili colloqui a Ginevra.

De Mistura: "Questa volta la tregua può funzionare"
"Questa volta la tregua" in Siria "può funzionare" ma "il mio più grande timore è la stasi. Siamo contenti che si sia evitata la grande battaglia di Aleppo, come avevamo chiesto. Ora le cose si stanno muovendo e penso che questo cessate il fuoco abbia più possibilità di reggere rispetto a tutti i tentativi visti finora". Lo ha dichiarato Staffan de Mistura, inviato speciale dell`Onu per la crisi siriana, intervistato sul Corriere della Sera.

Sulla questione Bashar al Assad e la transizione istituzionale, de Mistura ha sottolineato: "Resta ferma la risoluzione dell`Onu che prevede un processo di transizione. Anche se questa parola non è più una parola di moda in Siria. Adesso abbiamo davanti un altro scenario: quello di un negoziato vero tra il regime di Assad e i ribelli".

L'inviato Onu, però, rinvia gli ottimismi al vertice di Astana in programma a gennaio e convocato da Putin: "Il regime di Assad non potrà mancare e i turchi porteranno gli esponenti di una parte dell`opposizione. Penso che Putin abbia la genuina volontà di trovare nuove formule politiche per la Siria: lo dimostra proprio questo vertice. Altrimenti avrebbe lasciato le cose come stanno, con Assad padrone assoluto a Damasco".

Dallo schema tra Mosca e Ankara restano fuori i curdi e "questo è un problema. Toccherà a russi e turchi provare a risolverlo. Anche perché i curdi si sono battuti con energia ed efficacia contro l`Isis. Molto dipenderà da come andranno le cose sul campo nelle prossime settimane. Immagino che la riunione di Astana si terrà non prima della seconda metà di gennaio".

Dopo Astana sarà il turno dell'Onu e una riunione dovrebbe svolfersi "l`8 febbraio. Ma siamo flessibili, aspetteremo gli sviluppi legati ad Astana. Il nostro compito è quello di fare da rete, per raccogliere le soluzioni e portarle alla discussione del Consiglio di Sicurezza".