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MONDO

Il conflitto

Ondata di attentati con autobomba in Siria: molte vittime. In Cina è stallo tra Stati Uniti e Russia

Attentati anche a Homs, Hasakah e a un check-point di Damasco. Mentre al G20 in Cina finisce in un nulla di fatto il faccia a faccia tra Putin e Obama  

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Due forti esplosioni hanno colpito una strada all'entrata della città portuale siriana di Tartous, nel nord-ovest della Siria, che ospita una base navale russa. Lo riporta l'agenzia Ria Novosti, che cita milizie locali secondo le quali lo scoppio è avvenuto sotto al ponte Arzuna.      

Russia Today parla anche di un'esplosione a un posto di blocco della capitale Damasco, mentre i media ufficiali siriani parlano di almeno quattro esplosioni in diverse città controllate dal regime di Bashar al-Assad, tra le quali Tartous, Damasco a Homs.      




In quest'ultima città, secondo l'agenzia Sana, due civili sono stati uccisi e altri sette sono stati feriti da un'autobomba nel quartiere Bab Tadmur. Lo scoppio ha fatto anche ingenti danni agli edifici. Secondo il sito curdo Rudaw, un attentatore a bordo di una moto-bomba si è fatto esplodere nel quartiere Masakin della città di Hasakah, nel nord-est, facendo diverse vittime.   

Nulla di fatto tra Putine e Obama al G20 in Cina
Al G20 in Cina nessuna intesa tra Stati Uniti e Russia sulla Siria. A riferirlo è la Cnn, citando fonti americane. Il presidente degli Usa Barack Obama e il suo omologo russo Vladimir Putin si sono incontrati per porre fine alla violenza, ma i colloqui si sono conclusi in un nulla di fatto. I due leader si sono incontrati a margine del G20, secondo quanto riferito da un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano.  

Uno scambio di vedute dopo che i colloqui erano terminati tra il Segretario di Stato americano John Kerry e il suo omologo russo Sergey Lavrov, che avevano lavorato per negoziare un piano che avrebbe rafforzato la cooperazione militare tra i due Paesi, nel tentativo di individuare i terroristi e prevenire la morte di civili. Ma i negoziatori non sono riusciti a superare le differenze, e le trattative sono ferme per ora. "Ci sono ancora problemi da risolvere" ha riferito un funzionario degli Stati Uniti. Nessuna delle due parti ha indicato quali sono stati i punti di contrasto, o quando si aspetta che possano riprendere i colloqui.