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MONDO

La guerra senza fine

Siria: ancora raid su Aleppo, 90 morti. L'accordo per una nuova tregua si allontana

Tra le vittime ci sarebbero molti bambini. Diplomazia in stallo, sebbene sia in programma un nuovo incontro tra Kerry e Lavrov a New York

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Non c'è pace per la città martoriata di Aleppo, in Siria. Ottanta persone, tra le quali molti bambini, sono state uccise in decine di raid aerei governativi e russi sull'intera provincia, secondo la televisione panaraba Al Jazira. Le bombe continuano ad uccidere mentre la diplomazia latita e l'accordo Usa-Russia sul cessate il fuoco sembra un ricordo ormai lontanissimo.

Obiettivo dei raid: preparare un'offensiva di terra 
L'inizio dei raid è stato annunciato nella notte dal Comando delle operazioni militari ad Aleppo, che ha chiesto ai civili di mantenersi lontani dalle posizioni dei "gruppi terroristi". I bombardamenti aerei di russi e siriani delle forze di Assad si sono intensificati nelle ultime 24 ore nei distretti di Al Kalasa, Al Qateryi, Bab al Nairab, Al Maadi y Al Ferdus. L'obiettivo dell'offensiva sarebbe conquistare il quartiere di Al Sukari e tutte le aree che restano in mano ai ribelli di Al  Ameria y Al Sheij Said.

Lo stallo della diplomazia
Gli sforzi di Russia e Stati Uniti  di riattivare la tregua paiono dunque naufragati, anche se nelle prossime ore comunque si farà un nuovo tentativo. Fonti diplomatice fanno trapelare la notizia di un nuovo incontro al Palazzo di Vetro tra Kerry e Lavrov, dopo che la riunione di una ventina di Paesi del Gruppo internazionale di sostegno alla Siria, che si è tenuta questa notte a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, è terminata con un nulla di fatto. Il vertice si è concluso a tarda ora senza che Russia e Usa riuscissero a raggiungere un accordo sulla ripresa della tregua.

L'inviato Onu per la Siria, Staffan de Mistura, ha parlato di colloqui "dolorosi e deludenti".  Con inusitata franchezza, il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha detto che "non e' successo niente". "Ci siamo scambiati idee con i russi e prevediamo di tornare a consultarci domani", ha confermato il segretario di Stato americano, John Kerry. Poi però non ha nascosto la sua delusione: "Non sono meno determinato di ieri, ma sono un po' più frustrato".

L'obiettivo della riunione era far rivivere la tregua raggiunta il 9 settembre, rimasta in piedi una sola settimana, quando l'esercito siriano l'ha data per conclusa dopo decine di violazioni e la mancata consegna degli aiuti umanitari.