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MONDO

Ankara: Damasco inizia a considerare i curdi una minaccia

Premier: saremo "più attivi" su fronte siriano nei prossimi 6 mesi

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Immagine di repertorio
Damasco ha capito che i curdi "cominciano ad essere una minaccia anche per la Siria". Lo ha detto oggi il premier turco Binali Yildirim, annunciando l'intenzione di Ankara di essere "più attiva" sul fronte siriano nei prossimi sei mesi per far cessare "il bagno di sangue".

Commentando i raid aerei lanciati nei giorni scorsi dal governo siriano sulle postazioni curde nel Nord-Est della Siria, il premier ha detto: "Questa è una situazione nuova" ed "è chiaro che il regime ha capito che la struttura che i curdi stanno cercando di formare, nel nord, inizia a diventare una minaccia anche per la Siria".

Siria: jet Assad sui cieli di Hasakah malgrado avvertimento Usa
Aerei da guerra siriani stanno infatti continuando a sorvolare la città di Hasakah (nella punta nord-orientale del Paese), controllata dai curdi filo-americani, malgrado ieri jet Usa siano intervenuti proprio per proteggere le forze curde, bombardate dagli aerei di Damasco con il rischio di colpire le forze speciali di Washington presenti nella zona. Caccia americani si sono levati in volo quando è giunta una richiesta di intervento dai commandos sul posto. Non appena hanno raggiunto la zona i jet siriani si sono dileguati. Finora si sono limitati, a partire da stanotte, a sorvolare l'area senza sganciare alcuna bomba ma il rischio di uno scontro diretto tra aerei da guerra di Washington e Damasco, seppur remoto, resta. Il tutto con i russi, alleati di Assad, che finora si sono limitati a guardare senza farsi coinvolgere nella disputa ma sottolineando di non aver propri aerei da guerra impegnati nell'area.

Ong: oltre 300 civili uccisi ad Aleppo dal 31 luglio
Intanto, più di 300 civili sono rimasti uccisi ad Aleppo dal 31 luglio scorso. E' quanto ha reso noto oggi l'Osservatorio siriano per i diritti umani.

L'Ong ha precisato che nella battaglia per il controllo della seconda città siriana 165 civili, tra cui 49 bambini, sono stati uccisi dai ribelli nei quartieri occidentali controllati dal governo, mentre altri 168 sono morti in raid aerei e bombardamenti russi e siriani sui quartieri orientali in mano ai ribelli. Nello stesso lasso di tempo sono morte altre 109 persone nella provincia di Aleppo.

Approssimativamente sono 250.000 le persone che vivono nella zona Est, 1,2 milioni nella zona Ovest.