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POLITICA

Commissione Affari Costituzionali della Camera

Al via l'esame della riforma, nuovo accordo per la legge elettorale

Pd-M5s-Fi-Lega rivedono legge elettorale: meno collegi e circoscrizioni, no a candidature plurime

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Sono iniziati intorno alle 16 i lavori in commissione alla Camera per l'esame della nuova legge elettorale ispirata al proporzionale alla tedesca rivisitato in salsa italiana.

Sarà una maratona che potrebbe protrarsi fino a lunedì, quella della commissione che ha al voto 780 emendamenti per trasformare il Rosatellum (subito archiviato) in un sistema elettorale sul modello tedesco, seppur all'italiana. La seduta si è aperta a metà pomeriggio perché anche sull'emendamento Fiano si è lavorato a modifiche. La nuova intesa tra Pd, M5s, Lega e Fi si basa su tre modifiche sostanziali: la riduzione a 225 collegi uninominali alla Camera (cui si aggiungono gli 8 per Trentino Alto Adige e Val d'Aosta) e 112 al Senato; la riduzione da 27 a 22 delle circoscrizioni proporzionali e dunque delle liste dei candidati; la cancellazione della possibilità di candidature plurime in 3 diverse liste bloccate proporzionali oggi previste (ciascun candidato potrà candidarsi al massimo in un collegio e in una lista).

La soglia di sbarramento resta, come più volte preannunciato, al 5%.

Non avrebbero invece trovato accoglienza nel nuovo accordo a quattro le diverse richieste presenti in  numerosi emendamenti depiositati di introdurre le preferenze, di doppia scheda e voto disgiunto e di superamento della priorità di elezioni prevista per il capolista bloccato rispetto ai più votati nei collegi della stessa lista. Ma la riduzione notevole dei collegi operata dal "Germanichellum" realizza di fatto una riduzione assai consistente della possibilità che chi vince la gara uninominale poi non entri in Parlamento perchè superato dal  capolista del suo partito in quella circoscrizione.

Ferrari (Pd): con mia proposta 225 collegi Camera e 112 Senato
"Il mio emendamento prevede numeri diversi per i collegi, rispetto al quelli del testo base. Io sono sicuro che non esiste una legge che garantisca un esito più certo di questa sul voto: il vero indebolimento del sistema maggioritario lo abbiamo avuto con la sconfitta del 4 dicembre. Il mio subemendamento cerca di rispondere a due necessità: risistemare i collegi per rispettare i veri rapporti con i confini dei territori e poi eliminare il sovrannumero delle candidature. Quindi usiamo per la Camera i collegi del Mattarellum al Senato. Ne risulta che avremo 225 collegi uninominali alla Camera e 112 al Senato. E' questo il disegno di legge che raggiunge il punto di sintesi più alto". Lo ha detto il deputato Pd Alan Ferrari, presentando il suo emendamento sulla riduzione dei collegi uninominali in commissione Affari costituzionali.