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MONDO

L'interrogatorio al tribunale di Palma di Maiorca

Spagna, l'infanta Cristina davanti ai giudici per frode fiscale

Si tratta della prima volta nella storia che un membro della famiglia reale spagnola deve presentarsi in tribunale per rispondere di accuse penali. Cristina, 48 anni, deve essere interrogata in relazione ad uno scandalo di corruzione che coinvolge il marito Inaki Urdangarin

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L'arrivo in tribunale
Palma di Maiorca
L'infanta Cristina, la terzogenita del re di Spagna Juan Carlos, è oggi davanti ai giudici di Palma di Maiorca per rispondere delle accuse di frode fiscale. Si tratta della prima volta nella storia che un membro della famiglia reale spagnola deve presentarsi in tribunale per rispondere di accuse penali. Cristina, 48 anni, deve essere interrogata in relazione ad uno scandalo di corruzione che coinvolge il marito Inaki Urdangarin. Entrambi hanno smentito ogni addebito. 

Il principale imputato nella vicenda - che ha leso non poco l'immagine già non
troppo dorata della Famiglia Reale - è il marito di Cristina, finito sotto inchiesta per un caso di corruzione che riguarda la Fondazione Noos, un ente per la promozione dello sport da lui presieduta tra il 2004 e il 2006.  Secondo la magistratura, la Fondazione avrebbe organizzato diversi eventi legati al mondo dello sport per il governo della Comunità Autonoma (regione) delle isole Baleari, giustificando con fatture false o gonfiate i soldi pubblici ricevuti dal governo regionale, nel periodo in esame (2003-2007) guidato dal conservatore Partido Popular oggi al potere, per un totale di oltre 6 milioni di euro.  

In un primo momento l'Infanta non era stata coinvolta nelle indagini: il suo nome aveva cominciato a circolare alla fine del marzo scorso dopo le rivelazioni fatte da Diego Torres,
ex socio di Urdangarin e anch'egli imputato - insieme alla moglie - per truffa e corruzione. Alcune e-mail consegnate da Torres ai magistrati proverebbero che Urdangarin avrebbe spiegato alla moglie i dettagli del funzionamento dell'Istituto Noos, della cui direzione Cristina faceva parte e che sarebbe stato lo strumento con il quale Urdangarin e Torres avrebbero intascato contributi pubblici non dovuti.