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SCIENZA

Nuovo software realizzato dall'Università di Southampton

Spazio, "Armor" predice l' impatto degli asteroidi: Italia vicina alla zona di rischio

La nostra Penisola non è a immediato rischio di impatto asteroidi, ma uno dei principali ""corridoi di entrata" dei corpi celesti nell'atmosfera passa sopra l'arco alpino

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L'Italia non è a immediato rischio di impatto asteroidi, ma uno dei principali ""corridoi di entrata" dei corpi celesti nell'atmosfera passa sopra l'arco alpino attraversando il Baltico, la Francia e la Spagna: questo è quanto risulta da un nuovo software - battezzato "Armor" - per la predizione degli impatti asteroidali sulla Terra realizzato dall'Università di Southampton.

Come spiega il quotidiano britannico The Daily Telegraph, l'area a rischio più diffuso copre tutto il sudest asiatico e l'Africa centrale, mentre gli Stati Uniti sarebbero abbastanza al sicuro: come nel caso della Gran Bretagna, tuttavia, si tratta di una sicurezza relativa dal momento che un impatto in mare aperto potrebbe comunque causare degli tsunami in grado di avere effetti devastanti sulle coste.

La collisione di un asteroide di dimensioni significative (oltre 45 metri di diametro) è comunque un evento raro - circa tre ogni mille anni - ma potenzialmente in grado di causare gravi disastri naturali: nonostante la massa relativamente piccola infatti l'alta velocità di impatto rilascia un'energia equivalente a quella di numerose testate nucleari.

Al momento la Nasa ha identificato cinque oggetti sufficientemente massicci da costituire un rischio e con una possibilità di collisione superiore a una su un milione: in particolare vengono tenuti d'occhio un asteroide del diametro di 130 metri con una probabilità su tremila di colpire la Terra nel 2048 e soprattutto "Apophis", con una possibilità su 43mila di collisione nel 2029 e nei successivi passaggi del 2036, 2037 e 2069.