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Coronavirus

"I vaccini devono essere un bene di tutti"

Speranza: "Lavoriamo per autonomia dell'Italia nella produzione dei vaccini"

"Il PNRR riduca le disparità di accesso alle cure territoriali tra le regioni più deboli e le più forti e il personale è una chiave essenziale" ha auspicato il ministro intervenendo a Futura 2021, evento organizzato dalla Cgil

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"Stiamo lavorando per portare l'Italia ad avere un maggiore livello di autonomia per il futuro nella produzione di vaccini". Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, in collegamento con 'Futura 2021' la tre giorni della Cgil, in corso a Bologna. "Siamo ancora dentro la pandemia, ma i risultati della campagna di vaccinazione sono molto incoraggianti: il 77,4% delle persone vaccinabili hanno completato il ciclo" ha sottolineato il ministro. "Siamo a 83 milioni 600 mila dosi somministrate nel nostro Paese - ha aggiunto - negli ultimi giorni, grazie alle scelte fatte, c'è un aumento significativo delle prime dosi e questo ci mette nelle condizioni di poter governare meglio l'epidemia".

A proposito del piano di ripresa auspica: "Il PNRR riduca le disparità di accesso alle cure territoriale tra le regioni più deboli e le più forti e il personale è una chiave essenziale". Per Speranza questo significa anche "investire sulle 'Case di comunità che sono cosa diversa dalle 'Case della salute', e su questo c'è uno sforzo sul sociale con il ministro Andrea Orlando, perché dove c'è crisi sociale poi arriva anche la crisi sanitaria".

"Le risorse le vogliamo mettere sul personale che farà l'assistenza domiciliare, e abbiamo bisogno quindi di una crescita costante,significativa del fondo nazionale e su questo stiamo lavorando e credo la sfida incontrerà il sostegno delle forze sociali e dei sindacati, come la Cgil. La parola prossimità, 4 miliardi sull'assistenza domiciliare, con la casa come primo luogo di cura, vuol dire più medici e infermieri che vanno nelle case ma anche piu tecnologia e capacità digitale" ha concluso.

"Lavorare per sostenere i Paesi più in difficoltà"
Il ministro ha anche parlato dell' impegno per sostenere e aiutare i Paesi più fragili nell'immediato è essenziale. "Sul vaccino si sta consumando una diseguaglianza insostenibile, dobbiamo tutti lavorare per sostenere i Paesi più in difficoltà", ha detto Speranza. "Un sostegno immediato è fornire a questi Paesi più indietro le dosi: è fondamentale, va fatto, ed è meritorio l'impegno dell'Italia e degli altri Paesi che si stanno muovendo in questa direzione. L'altro elemento - ha proseguito - è il trasferimento tecnologico, provare a lavorare perché la produzione di vaccini, soprattutto quelli a mRna, possa essere consentita anche in altre aree del mondo. Ma non è una cosa che fai in dieci giorni: sono tecnologie e procedure complicate, noi stiamo lavorando per portare l'Italia ad avere un maggiore livello di autonomia per il futuro nella produzione di vaccini. È giusto immaginare un piano in questa direzione per i Paesi più fragili, ma non è una cosa che fai in pochi giorni"."Se vuoi dare una risposta immediata a questi Paesi non vi è altra strada che fornire un numero significativo di dosi per portarli a una percentuale utile e positiva. È un impegno straordinario su cui ci dobbiamo muovere nel più breve tempo possibile. Negli incontri di G7, G20 e a livello di Unione europea c'è una grande consapevolezza: i vaccini devono essere un bene di tutti e se vogliamo anche evitare ulteriori varianti questo è un obiettivo da perseguire velocemente", ha concluso Speranza.