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POLITICA

L'intervento al convegno

Speranza: "Per piegare curva sacrifici unica carta. Non sprecare crisi, investire e riformare Ssn"

Il ministro: "Situazione complicata ma svolta non lontana"

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Roberto Speranza (Ansa)
"Le misure e i sacrifici sono l'unica carta che abbiamo per piegare subito la curva". Lo ha detto  il ministro della Salute Roberto Speranza,  intervenuto a un convegno della Fimp, la federazione italiana dei medici pediatri.     

"Oggi - ha aggiunto - abbiamo fra le mani strumenti che non avevamo pochi mesi fa, per esempio i vaccini, le monoclonali, i farmaci che la scienza riesce a mettere a disposizione della comunità. Dobbiamo quindi accelerare con le vaccinazioni, nella prima fase la difficoltà è stata legata al numero ridotto delle dosi. La sfida delle prossime settimane sarà quella di piegare la curva, vaccinare e costruire le condizioni per un nuovo servizio sanitario nazionale". 

"Non dobbiamo sprecare questa crisi. Dobbiamo investire e cambiare il nostro sistema sanitario nazionale. Oggi l'Europa ci fornisce gli strumenti, ci sono i fondi del recovery. Dobbiamo quindi rafforzare il servizio sanitario frutto di una grande impresa collettiva" ha aggiunto il ministro.   

"Dobbiamo parlarci e individuare soluzioni appropriate. La crisi - ha aggiunto Speranza -  ci ha fatto male. Ma ora, la consapevolezza di chi ha delle responsabilità è quella di trasformare la crisi in occasione. La crisi ha investito tutto il mondo ed è dura resistere e combattere. Adesso la sfida è trasformare questa crisi in una opportunità".   

Speranza ha sottolineato che "oggi le persone sono consapevoli, molto più di prima e il nostro Servizio Sanitario Nazionale è davvero la cosa più preziosa che abbiamo. Oggi ci sono le condizioni per renderlo più forte e per rendere il nostro Paese più capace di rispettare il mandato dell'articolo 32 della nostra costituzione". 

Il ministro ha detto che ora "la parola chiave sarà prossimità, presa in carico. Per un servizio sanitario nazionale che si occupa delle persone e si prende carico dei loro problemi. Fare questo significa investire sulle donne e sugli uomini del nostro servizio sanitario nazionale, perché alla fine, quello che conta sono loro che hanno ogni giorno il rapporto con gli altri".

"Dentro questo contesto, il territorio diventa la cosa fondamentale: quando un genitore accompagna il proprio figlio negli studi medici compie un atto di fiducia e su questo dobbiamo investire. Il vostro studio sul territorio - ha detto il ministro rivolgendosi ai pediatri -  è un pezzo del servizio sanitario nazionale, pezzo di risposta alla domanda di salute dei nostri cittadini. Mentre lottiamo per l'emergenza dobbiamo programmare la sanità del futuro, quello che sta a cuore e che deve segnare il passo del servizio sanitario italiano. Dobbiamo quindi investire e spendere meglio le risorse". 

Speranza: situazione complicata ma svolta non lontana
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo alla trasmissione televisiva 'Stasera Italia', in onda su Rete4, ha inoltre dichiarato: "Chi dice che siamo come a marzo di un anno fa, dice una cosa che è clamorosamente inesatta, perché un anno fa non avevamo i vaccini, non avevamo gli anticorpi monoclonali, eravamo in difficoltà con respiratori e mascherine. Oggi c'è un quadro totalmente diverso. Siamo in una situazione complicata, ma la svolta non è lontana". 

"Il nuovo CTS non mi sta complicando la vita, è guidato da Brusaferro e Locatelli che sono fondamentali. Io seguo la linea della tutela della salute, non si tratta di essere rigoristi o tifosi delle aperture, si tratta di essere realisti, se c'è un contagio che corre e una curva che cresce, abbiamo il dovere di intervenire, questo è il mandato della Costituzione su cui abbiamo giurato e su questo non sono ammesse scorciatoie e divisioni o leggerezze. Dobbiamo essere molto seri per tutelare la salute e la vita delle persone".

"Se dopo la Pasqua il paese può ricominciare a vivere? Abbiamo due elementi che ci aiutano: le misure che stanno avendo un effetto e qualche segnale lo stiamo già vedendo in queste ore e sono fiducioso per le prossime settimane e poi ogni persona in più che si vaccina è una barriera in più verso il virus". Speranza ha aggiunto: "Non possiamo rinunciare ancora alle misure restrittive. Abbiamo bisogno delle misure per governare la curva, ma è chiaro che stiamo costruendo le condizioni per guardare con ragionata fiducia alle prossime settimane". 

"Ci sono le condizioni per correre di più, con le nuove dosi che arriveranno nelle prossime settimane" sostiene il ministro della Salute. "Credo molto nella collaborazione tra Stato e regioni - aggiunge -. Ora abbiamo anche più persone per vaccinare, dopo gli accordi con i medici di medicina generale, gli odontoiatri, le farmacie. Abbiamo tantissime persone per dare la spinta".

"La stragrande maggioranza del personale sanitario si sta vaccinando e lo ha fatto molto presto. Ora si sta completando questo percorso, analizzeremo con grande attenzione i numeri e faremo le nostre valutazioni. Guai a far passare un messaggio sbagliato. La stragrande maggioranza dei nostri medici si è vaccinata e ha dato un esempio positivo e per questo dobbiamo dire grazie" ha detto Speranza.

"Abbiamo ripreso la vaccinazione con Astrazeneca ieri alle 15 e c'è un'adesione significativa. Questo significa che alla fine le persone capiscono che il vaccino è la vera arma per chiudere definitivamente questa stagione così complicata" ha aggiunto il ministro della Salute.

"La priorità adesso è completare la vaccinazione delle persone più fragili, come gli over 80", ma "anche la disponibilità delle aziende è un grande contributo al Paese" ha concluso il ministro Speranza.