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Coronavirus

Che Tempo che Fa

Speranza: "Su obbligo vaccino abbiamo margine per valutare. Green Pass strumento libertà"

Sulla terza dose a over 60, verrà effettuata una valutazione se ampliare le fasce d'eta da coinvolgere

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di Tiziana Di Giovannandrea
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite della trasmissione "Che Tempo che Fa" su Rai 3, a proposito della pandemia da Covid-19 e dell'obbligatorietà del vaccino ha detto: "Abbiamo reso il vaccino obbligatorio per i sanitari e operatori Rsa. I numeri dell'epidemia in questo momento sono tra i più bassi in Unione europea e c'è una capacità del Paese di tenere la curva sotto controllo, quindi le scelte che abbiamo compiuto hanno portato dei risultati. Quindi l'obbligatorietà del vaccino è tra le possibilità ma in questo momento il Governo ha scelto un'altra strategia, tuttavia abbiamo un margine per valutare e vedere".

Green pass, strumento di libertà   
A proposito del Green Pass ha poi considerato: "Dobbiamo lasciare il Green Pass così com'è per il momento, e poi potremo valutare ed eventualmente cambiare. Già oggi il tampone molecolare dura 72 ore se invece tampone è antigenico dura 48 ore. Le scelte fatte nelle ultime giornate sono frutto anche del fatto che il Green Pass consente maggiore sicurezza. Il 15 è un passaggio importante: faremo una valutazione della tenuta dell'impianto che abbiamo costruito ma la sensazione è che la maggioranza delle persone abbia colto che il Green Pass è uno strumento di libertà". "Ad oggi il Green Pass è stato scaricato 90 milioni di volte in totale - ha aggiunto il ministro della Salute - è entrato nelle vite delle persone che hanno capito che avere il Green Pass significa avere luoghi più sicuri, come per i treni e gli aerei". 

No Green Pass, punire violenti e dialogare con dubbiosi
"Pochi minuti fa ero alla Cgil, ho incontrato il segretario Landini, al netto di tutte le immagini che ho visto in queste ore, vedere dal vivo la distruzione di quelle stanze, la devastazione di un luogo simbolo, è stato un pugno allo stomaco. Credo che si debba usare il pugno di ferro con chi pratica la violenza e si richiama al fascismo". Per Speranza vanno distinti i piani: "Da un lato i violenti con i quali va usato il pugno durissimo; dall'altro si deve parlare, ragionare, con quelle persone che ancora ci sono che hanno dei dubbi".

Siamo nella direzione giusta ma piedi per terra
"Dobbiamo fare un passo alla volta consapevoli che non ne siamo fuori e dobbiamo continuare  a studiare le varianti. Stiamo andando nella direzione giusta ma dobbiamo tenere i piedi per terra." ha poi detto il ministro. 

Terza dose ora per over 60, poi capiremo se estenderla
"La terza dose deve essere somministrata non prima di sei mesi dalla conclusione del ciclo vaccinale e in questo momento è riservata a persone over 80 e over 60, a persone con gravi fragilità e al personale sanitario. Anche qui si parte da subito. In questo momento l'indicazione è per le persone sopra i 60 anni, nel corso dei mesi capiremo se poi estenderla anche a chi ha meno di 60 anni. Io credo che sia una possibilità". "La terza dose è un pezzo importante della strategia che abbiamo messo in campo: si parte subito, già abbiamo quasi 300 mila terze dosi somministrate. Le categorie indicate sono molte e alcuni non hanno ancora i 6 mesi trascorsi dal ciclo primario, quindi non saranno tutti vaccinati subito", ha aggiunto.

Riaperture? Ce le possiamo permettere, ma cautela
"Riaperture più ampie rispetto a quelle consigliate dal Cts? Son decisioni assunte nell'autonomia del Consiglio dei ministri partendo dalle indicazioni di fondo, ci ha detto che si poteva fare un altro passo. Noi in alcuni ambiti abbiamo scelto di fare un aggiustamento. Il Cts è organismo consultivo prezioso, ringrazio i presidenti Locatelli e Brusaferro e la comunità scientifica, ma queste riaperture ce le possiamo permettere perché siamo in situazione migliore. Continuo a dire: un passo alla volta, non siamo ancora fuori e dobbiamo studiare le varianti, la Delta è prevalente assoluta con il 100%. Ci vuole fiducia, ma anche cautela e prudenza. Il messaggio la stragrande maggioranza lo ha capito". 

Eutanasia, riconoscere ruolo prioritario Parlamento
"Su una materia etica come l'eutanasia credo che il governo debba stare un passo indietro e riconoscere un ruolo prioritario del Parlamento. Un'iniziativa scomposta del governo sarebbe fuori luogo". 

Governo forte a prescindere da amministrative, forze serie hanno avuto la fiducia delle persone
"Penso che questo è un governo forte perché risponde ai problemi del Paese, ha rafforzato la strategia di contrasto alla pandemia. Credo che il governo sia forte a prescindere dalle elezioni amministrative ma credo che le forze che si sono contraddistinte per maggiore serietà abbiano avuto fiducia dalle persone", ha concluso  il ministro della Salute.