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SCIENZA

Gabbiani e cornacchie attratti dal colore bianco

Spiegato l'attacco alle colombe bianche del papa

Un articolo comparso sulla celebre rivista americana National Geographic fornisce alcune spiegazioni etologiche

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L'attacco del gabbiano
di Stefano Lamorgese e Celia Guimaraes
La scorsa domenica - il 26 Gennaio - due colombe lanciate da Papa Francesco dalla "sua" finestra sono state attaccate da un gabbiano e da una cornacchia. Un episodio che molti hanno letto come un cattivo presagio o, addirittura, come un intervento delle "forze del male" appalesatesi beffardamente in Piazza San Pietro, quasi una sfida.

Che la natura spesso suggerisca interpretazioni suggestive non è certo una novità. Fin dall'antichità il volo degli uccelli era oggetto di interpretazione da parte degli àuguri, indovini che scrutavano il cielo per "leggere" il futuro.

Con quanto avvenuto in Piazza San Pietro, però, il soprannaturale non c'entra.
Il motivo dell'aggressione alle colombe è stata la rivalità ambientale che oppone i piccioni a gabbiani e cornacchie, con le quali si contendono i cieli cittadini. 
Le aggressioni tra queste specie, basta alzare ogni tanto lo sguardo per accorgersene, sono frequentissime.

Alle colombe del papa, poi, ha giocato un brutto scherzo il colore: il bianco, bianchissimo e "pacifico", che spicca sullo sfondo cittadino e brilla anche al di fuori degli spazi abitati. Non si può non notarlo.

Infatti, in natura, gli animali che nascono albini (privi, cioè, di qualsiasi pigmentazione), non vivono a lungo: non possono mimetizzarsi e nascondersi dalle sgradevoli attenzioni dei predatori e finiscono per diventare facili prede.

Così, con due specie di uccelli che tendono a essere un po' aggressivi, come i gabbiani e le cornacchie, la partita è stata tutt'altro che alla pari, nonostante la benevola protezione del papa che si ispira al santo di Assisi (che, non a caso, con gli uccelli parlava).

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Per saperne di più: "Guerra degli uccelli" (da Blitz quotidiano, 16 Aprile 2013)