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POLITICA

In audizione alla Camera

Squinzi: "Bene Renzi, ma sulla legge di stabilità si può fare di più"

"Confermo che la Legge di Stabilità, nel rispetto degli impegni assunti con l'Europa, potrà risollevare le sorti dell'economia italiana e rimettere il Paese su un più alto sentiero di sviluppo", ha detto in audizione alla Camera il leader degli industriali Giorgio Squinzi

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"Si alza il piede dal freno", dice della legge di Stabilità il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, in audizione alla Camera. "Segna una svolta", ribadisce "ma nell'impossibilità di pigiare sull'acceleratore, la capacità della Legge di Stabilità di aiutare l'Italia a uscire dalla spirale recessiva dipende in modo cruciale da come cambia la composizione di entrate e uscite e da se e quanto si riuscirà ad aumentare la fiducia degli italiani e indurre a una maggiore spesa consumatori e imprenditori".

"Una svolta"
"Nel giudizio di Confindustria si tratta comunque di una manovra che segna una svolta, perché si impegna a limitare dosi ulteriori di restrizione della domanda in un'economia che ancora non è uscita dalla lunga recessione e che ha sperimentato nella scorsa estate, assieme al resto dell'Eurozona, un deterioramento della fiducia e delle aspettative di famiglie e imprese", dice il presidente di Confindustria. "Vanno decisamente nella giusta direzione - ribadisce - le misure su Irpef, Irap e contributi sociali sui nuovi assunti. Non aiutano, invece, la retroattività con cui viene riaumentata l'aliquota Irap (abbassata dal 3,9% al 3,5% solo sei mesi fa) e il rinvio della concreta efficacia di diverse misure a decreti attuativi".  

Inoltre, aggiunge Squinzi, "più in generale, per ridare fiducia e rilanciare l'economia è assolutamente necessario un drastico miglioramento delle condizioni del fare impresa. Perciò Confindustria ritiene cruciali l'attuazione della legge delega fiscale, l'approvazione e l'implementazione del Jobs Act e la finalizzazione delle riforme istituzionali, della pubblica amministrazione e della giustizia". Il giudizio di Confindustria è in ogni caso una promozione: "In ogni caso, la Legge di Stabilità rappresenta un buon avvio del percorso che deve portarci a ritrovare la strada della crescita". Il Governo, dice Squinzi, "ha preso atto della difficile crisi economica in cui si trova il Paese", e se oggi "si sta componendo un mosaico di fattori propizi alla ripartenza nel 2015", "occorre fare in modo che tutto ciò si trasformi in un chiaro cambiamento di rotta".