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ECONOMIA

Pensioni, rinvio per flessibilità in uscita. Camusso: Sbagliato

DDL Stabilità, prevista anche per il 2016 la decontribuzione per i neoassunti

Il consigliere giuridico di Palazzo Chigi, Del Conte: "Prorogati anche nel 2016 esoneri contributivi per nuove assunzioni a tempo indeterminato ma con un bonus dimezzato" rispetto agli 8.060 pevisti nel 2015. Dovrebbe durare 2 anni invece di 3. Oggi incontro Governo-Regioni

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Pier Carlo Padoan e Matteo Renzi
Roma
Il conto alla rovescia per la messa a punto della legge di stabilità è iniziato con incontri politici e riunioni tecniche in vista del varo previsto per giovedì. Oggi il governo, dopo l'incontro di ieri con l'Anci, incontrerà le  Regioni con una delegazione guidata dal presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Sergio Chiamparino, per affrontare il tema dei tagli. Ma un primo esame della manovra, secondo quanto anticipato da Matteo Renzi, è stato anche oggetto del Consiglio dei ministri di ieri. 

Prorogata nel 2016 decontribuzione per nuovi assunti a tempo indeterminato ma dimezzata e per 2 anni
Fra le novità in arrivo, annunciate dal consigliere giuridico di Palazzo Chigi, Maurizio Del Conte, c'è il ritorno della detassazione sul salario legato alla produttività voluto da parte della maggioranza e dal sindacato. Per i comuni, invece, sarà prevista la compensazione integrale della cancellazione Imu-Tasi, secondo quanto annunciato dall'esecutivo ai sindaci. Sempre sul fronte lavoro, Del Conte ha confermato le indiscrezioni degli ultimi giorni secondo cui verrà prorogata anche nel 2016 la decontribuzione per le nuove assunzioni con contratti a tempo indeterminato ma con un bonus inferiore rispetto agli 8.060 previsti nel 2015. Il bonus dovrebbe essere dimezzato quindi di circa 4mila euro e durare 2 anni invece di 3. In sostanza, chi assume entro il 2015 beneficia di una riduzione dei contributi fino a 8.060 euro per tre anni, dall'anno prossimo il taglio sarà al massimo di 4.000 euro e si esaurirà nel 2017.

Pensioni, sindacati sul piede di guerra per rinvio flessibilità in uscita 
I sindacati intanto sono sul piede di guerra per la decisione di rinviare le misure sulla flessibilità in uscita dal sistema pensionistico al prossimo anno. Secondo il leader della Cgil, Susanna Camusso "è sbagliato rinviare la scelta" di intervenire sul sistema previdenziale introducendo maggiori flessibilità in uscita e "pensare che si tratti di qualche aggiustamento emergenziale per qualche categoria". Anche per il segretario generale della Cisl Anna Maria Furlan "serve subito una riforma pensionistica che risolva il problema della flessibilità in uscita e a questo proposito il governo deve smetterla con le dichiarazioni contraddittorie". Resta ancora aperto il capitolo del rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici congelati orami da sei anni. Il nodo cruciale resta quello delle risorse che il governo dovrebbe stanziare con la legge di stabilità. Allo studio c'è uno stanziamento di 400 milioni l'anno per il prossimo triennio. Sul tema è previsto per domani un incontro all'Aran. Infine, alcuni chiarimenti sul superammortamento sui nuovi investimenti in impianti, macchinari e attrezzature. Il sottosegretario Enrico Zanetti ha confermato che l'incentivo riguarderà anche i liberi professionisti.

Ieri l'incontro con l'Anci, rassicurazioni su mancati introiti Tasi e Imu
Ieri il governo ha incontrato l'Anci guidata da Piero Fassino. Al centro dell'incontro tutti i nodi aperti che riguardano i Comuni a partire dalla compensazione della cancellazione Imu-Tasi. L'esecutivo, secondo quanto confermato dal sindaco di Torino, sarebbe pronto a compensare per intero i sindaci per il mancato gettito dello stop all'Imu e alla Tasi, oltre che a superare il patto di stabilità che consente ai comuni di utilizzare gli avanzi di bilancio che fino a questo momento congelati dallo stesso patto. Il presidente dell'Anci si è detto soddisfatto per l'esito della riunione parlando di apertura di una nuova stagione di rapporti fra il governo e i comuni. "Mi pare di poter registrare una vera disponibilità da parte del governo ad accogliere le richieste che vengono dall'Anci e dai comuni di aprire una stagione nuova nei rapporti fra Stato e comuni", ha commentato Fassino. Tuttavia, non per tutti i sindaci sono rose e fiori. Guido Castelli, delegato alla finanza locale e sindaco di Ascoli Piceno, ha inviato alla prudenza, affermando che soltanto dopo la presentazione della manovra i sindaci potranno esprimere una valutazione attendibile sull'impatto che la legge di stabilità avrà sui conti dei comuni. "La mia sensazione, dopo l'incontro tra il governo e l'Anci - ha detto Castelli - è che tra il dire e il fare ci sia ancora uno spazio troppo ampio per poter escludere il 'rischio-fregature'".