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ECONOMIA

L'intervista

Statali, parla Gutgeld, consigliere economico di Renzi: "E' ora di superare il blocco dei contratti"

Dopo 5 anni "speriamo di procedere ai rinnovi il prossimo anno". Sulle pensioni: "La Fornero ci permette una sostenibilità del sistema pensionistico che nessun grande paese in Europa ha"

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"Dopo 5 anni il nostro obiettivo è sicuramente quello di superare il blocco" dei contratti degli statali. "E, in ragione dei conti, speriamo di poter procedere ai rinnovi contrattuali il prossimo anno". Lo afferma Yoram Gutgeld, consigliere economico di Renzi e commissario alla spending review, in un'intervista al Messaggero.

Un'intervista in cui il consigliere del premier affronta una lunga serie di questioni economiche, dal tesoretto di 1.6 mld alle pensioni e sino alla spending review e alle tasse che il governo vuole tagliare.

Le pensioni
Gutgeld in materia si augura più flessibilità, ma spiega che su questo terreno il primo ostacolo sono i vincoli europei che, ad esempio, non consentono di andare in pensione prima del tempo con un assegno più magro, come proposto dal ministro Poletti, perché, agli occhi di Bruxelles, una simile operazione genera, nel breve periodo, deficit eccessivo. "L'idea è buona - commenta il consigliere economico del premier riferendosi alla proposta Poletti -. Il problema è che questo non è consentito dalle regole di contabilità europea in quanto crea deficit. Perciò dovremo ottenere da Bruxelles questo tipo di flessibilità, ma non è un traguardo raggiungibile in pochi mesi". Secondo Gutgeld, "più che riformare la Fornero si tratta di utilizzare il metodo contributivo, che è l'essenza e la forza di quella legge, per consentire più flessibilità. Ma a patto, ripeto, che si modifichino le regole europee. Lo spazio c'è: la Fornero ci permette una sostenibilità del sistema pensionistico che nessun altro grande paese ha in Europa e dunque consentire una flessibilità contabile è un'idea interessante da perseguire. Ma ci vuole tempo, bisogna strappare il sì di Bruxelles, dunque non bisogna creare troppe aspettative". Annuncia poi che ci saranno interventi sulle pensioni di invalidità: "Abbiamo differenze di incidenza delle pensioni di invalidità tra Regioni che non sono giustificabili con i fattori socio-demografici. Dunque alcuni invalidi sono falsi e vanno individuati".

La spending review
Gutgeld conferma anche di stare lavorando all'accorpamento degli uffici pubblici per risparmiare: "Vogliamo creare un unico ufficio in cui i cittadini possano interloquire con tutti gli uffici statali. Abbiamo chiesto a tutte le amministrazioni di fare un piano di razionalizzazione, con l'obiettivo di ridurre lo spazio per dipendente dagli attuali 40 metri quadrati a 25. Entro giugno riceveremo i piani e poi, insieme con l'Agenzia del demanio, procederemo alla razionalizzazione: paghiamo in manutenzione ed energia molto più che in affitti. Bisogna superare il modello napoleonico con decine di uffici indipendenti in ogni provincia, riorganizzando completamente gli sportelli per i cittadini. L'obiettivo non è solo risparmiare, ma offrire un servizio migliore. Ci vorranno 2-3 anni per completare questo percorso".

Tasse
Gutgeld promette che gli italiani non subiranno più l'aumento delle imposte locali come compensazione della riduzione di quelle statali. "Basta con il giochino delle tasse locali aumentate per colpa dello Stato. Metteremo on-line le misure di confronto. Così i cittadini potranno valutare" l'operato dei propri amministratori locali e capire se all'aumento delle loro tasse corrisponde un miglioramento dei servizi o meno. Poi, sul fronte della riduzione delle tasse dello Stato, "se riusciremo a trovare più risorse, procederemo ad un'ulteriore riduzione. La nostra priorità è tagliare le tasse sul lavoro".

Il tesoretto
Il tesoretto esiste. "Certo che c'è - dice Gutgeld -. La crescita è più alta di quanto non fosse stato previsto in settembre e si è verificato un calo dei tassi d'interesse sul debito. Due fattori che danno un po' di margine in più". Sul suo impiego nessuna indicazione dal consigliere di Renzi e una sola certezza: "Andranno a favore delle fasce più deboli".