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ITALIA

"Immutata commozione e necessità dell'impegno comune per sradicare le mafie"

Via D'Amelio, Mattarella: "Strage che ha segnato la storia repubblicana"

"Borsellino pagò con la vita la propria rettitudine e la coerenza di uomo delle Istituzioni" ha dichiarato il Capo dello Stato ricordando con lui nel 29esimo anniversario della strage i cinque agenti della scorta uccisi nell'attentato. La manifestazioni in via D'Amelio, alle 16.58  il minuto di silenzio per ricordare le vittime. Stasera la fiaccolata

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"L'attentato di via D'Amelio, ventinove anni or sono, venne concepito e messo in atto con brutale disumanità. Paolo Borsellino pagò con la vita la propria rettitudine e la coerenza di uomo delle Istituzioni. Con lui morirono gli agenti della scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina. La memoria di quella strage, che ha segnato così profondamente la storia repubblicana, suscita tuttora una immutata commozione, e insieme rinnova la consapevolezza della necessità dell'impegno comune per sradicare le mafie, per contrastare l'illegalità, per spezzare connivenze e complicità che favoriscono la presenza criminale". È quanto dichiara in una nota il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella."Paolo Borsellino, e come lui Giovanni Falcone, sapevano bene che la lotta alla mafia richiede una forte collaborazione tra Istituzioni e società. Per questo si sono spesi con ogni energia. Da magistrati hanno espresso altissime qualità professionali. Hanno intrapreso strade nuove, più efficaci, nelle indagini e nei processi. Hanno testimoniato, da uomini dello Stato, come le mafie possono essere sconfitte, hanno dimostrato che la loro organizzazione, i loro piani possono essere svelati e che i loro capi e i loro sicari possono essere assicurati alla giustizia. Per questo sono stati uccisi. Non si sono mai rassegnati e si sono battuti per la dignità della nostra vita civile. Sono stati e saranno sempre un esempio per i cittadini e per i giovani. Tanti importanti risultati nella lotta alle mafie si sono ottenuti negli anni grazie al lavoro di Borsellino e Falcone", aggiunge il Capo dello Stato.

"La Repubblica è vicina ai familiari di Borsellino e ai familiari dei servitori dello Stato, la cui vita è stata crudelmente spezzata per colpire le libertà di tutti. Onorare quei sacrifici, promuovendo la legalità e la civiltà, è un dovere morale che avvertiamo nelle nostre coscienze", conclude il presidente della Repubblica.



Le manifestazioni in via D'Amelio
In via D'Amelio una giornata di commemorazione con l'intervento dal palchetto montato vicino all'Albero della Pace dei componenti delle scorte sopravvissuti alle stragi e dei familiari delle vittime di mafia. "Noi familiari delle vittime abbiamo fatto tanto. Ora tocca ad altri, bisogna scoprire i pupari, coloro che hanno tenuti i fili negli anni delle stragi e anche dopo. Non si può pià aspettare" ha detto Vincenzo Agostino, con la sua lunga barba bianca, padre dell'agente ucciso, Nino.Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha consegnato la cittadinanza onoraria al capo della polizia Lamberto Giannini, che prima della cerimonia  ha deposto una corona di fiori in ricordo delle vittime. 

I nomi di Borsellino e dei cinque agenti della scorta sono stati scanditi dal palco, poi il minuto di silenzio alle 16.58 per  ricordare il momento della esatto strage. In alto le  agende rosse che hanno accompagnato la giornata di manifestazioni sul  luogo dell'eccidio, un lungo applauso finale e il grido 'Resistenza, resistenza'. Sul palco il Tricolore, mentre  l'autista sopravvissuto alla strage Antonio Vullo si è congedato dal palco dopo il suo ricordo dicendo: "Viva l'Italia pulita".

"Fuori la mafia dallo Stato" lo  slogan ancora una volta urlato. E le agende rosse in mano e alzate in cielo dai cittadini provenienti da ogni parte d'Italia che hanno assistito alle testimonianze dei sopravvissuti e dei familiari delle vittime. 

Per il venticinquesimo anno consecutivo si svolge invece stasera, la tradizionale fiaccolata in memoria delle vittime della strage di via D'Amelio, nel 29esimo anniversario. La fiaccolata è organizzata dal "Forum 19 Luglio", cartello che raggruppa trasversalmente associazioni, movimenti e istituzioni, e "Comunita' '92", coordinamento che unisce le varie anime della destra siciliana ideatrici della manifestazione.



Lamorgese: "Esempio di coraggio e passione civica"
"Nella giornata del ventinovesimo anniversario della strage di Via D'Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina, e' vivo il ricordo di servitori dello Stato che hanno perso la vita per sostenere un'idea forte di legalità, scevra da ogni forma di compromesso, con una coerenza di pensiero declinata quotidianamente in un'azione costante per la costruzione di una società più giusta". Cosi' il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese nel suo messaggio in ricordo della strage che uccise il magistrato e la sua scorta.     "Paolo Borsellino, come Giovanni Falcone e tutti gli uomini delle Istituzioni dei quali ricordiamo, con gratitudine, il sacrificio nell'adempimento del servizio alla comunità - spiega Lamorgese -, rappresentano ancora oggi un importante esempio di coraggio e di passione civica capace di dare concretezza ai valori fondanti della democrazia, in primo luogo il rispetto delle regole e dei diritti fondamentali della persona".

"Il vile attentato che si è consumato a via D'Amelio nel 1992 - dopo soli 57 giorni dall'altro tragico assassinio del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini che li proteggevano - se ha tolto la vita al giudice Borsellino e ai valorosi agenti della scorta, non ne ha distrutto il patrimonio morale e professionale, divenuto anzi patrimonio collettivo.Il pensiero - conclude il titolare del Viminale - oggi va, con profonda commozione, a tutte le vittime della criminalità organizzata, alle loro famiglie, a tutti coloro che hanno vissuto questi drammatici eventi come superstiti o testimoni, rinnovando l'impegno delle Istituzioni nella quotidiana azione a sostegno dell'interesse generale e del bene comune".

Musumeci cita Borsellino "Contro la mafia serve buona politica"
" 'Contro la mafia serve buona politica'. Nel solco delle parole di Paolo Borsellino, eroe, senza volerlo, del nostro tempo, il ricordo del sacrificio suo e della scorta non sia solo commemorazione ma rinnovato e concreto impegno perché la Sicilia si affranchi dal giogo di tutte le mafie, riaffermando ogni giorno i principi di legalità e giustizia". Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, nell'anniversario della strage di via D'Amelio.

Anm; "Borsellino coraggioso servitore dello Stato"
"Ventinove anni fa il giudice Borsellino veniva barbaramente ucciso, insieme alla sua scorta, nell'attentato di via D'Amelio. Quel gesto efferato non ha cancellato l'esempio di un uomo, di un servitore dello Stato che, con profonda passione e senza mai lasciarsi scoraggiare, ha continuato fino alla fine a lottare contro la mafia". Cosi' l'Associazione nazionale magistrati ricorda in una nota la strage del 19 luglio 1992 in cui persero la vita Paolo Borsellino e cinque agenti. "Il suo grande impegno, come quello di Giovanni Falcone, rimarrà un modello ineliminabile nel contrasto al crimine organizzato - afferma ancora l'Anm -. Paolo Borsellino e gli uomini e donne della sua scorta, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina, che hanno perso la vita nell'adempimento del dovere, resteranno per sempre testimonianza dei valori in cui crediamo"