ITALIA
Dopo la sentenza
Strage Viareggio, i familiari delle vittime: "Moretti si dimetta. La nostra battaglia non si ferma"
"Offensive le dichiarazioni del difensore" sulla sentenza "populista" che ha condannato l'ex ad di Ferrovie dello Stato a 7 anni per la strage del 2009. E annunciano ricorso alla sentenza di primo grado
I familiari delle vittime della strage di Viareggio chiedono le dimissioni di tutti coloro che sono stati condannati nel processo di primo grado di ieri e che hanno tuttora incarichi, come Mauro Moretti. Lo hanno detto gli stessi familiari aprendo la conferenza stampa di stamani a Viareggio. 'Riteniamo offensive le dichiarazioni dell'avvocato di Moretti", ha detto il portavoce, Marco Piagentini. "E' moralmente inaccettabile che dopo una condanna di primo grado Mauro Moretti sia ancora a guidare un'azienda di Stato. Ne chiediamo le dimissioni e che sia tolto a Moretti il titolo di Cavaliere del Lavoro".
"A poche ore dalla lettura del dispositivo possiamo dire che il sistema ferroviario del trasporto merci pericolose tanto in Italia quanto in Europa è stato riconosciuto responsabile delle gravissime inadempienze e omissioni". E hanno annunciato che chiederanno il ricorso in appello: il lavoro della procura va valorizzato. Marco Piagentini, uno dei superstiti della strage alla stazione di Viareggio e componente del comitato dei parenti delle vittime ha detto che "chiediamo a chi è imputato, se non si sente colpevole la rinuncia alla prescrizione e di farsi giudicare in appello".
Familiari:vertici avevano potere intervento
"La sentenza ha sancito che i vertici delle aziende condannati avevano poteri e mezzi per intervenire e, non facendolo, hanno causato la morte di 32 persone, tra cui bambini e ragazzi". Lo hanno scritto in un comunicato, letto in conferenza stampa. "Con la sentenza di primo grado si chiude la prima fase, non la nostra battaglia". Lo hanno detto i familiari delle vittime della strage di Viareggio durante una conferenza stampa. "Una valutazione definitiva potremo darla solo dopo la lettura delle motivazioni che hanno portato a questa sentenza", hanno aggiunto. I familiari hanno anche ringraziato "la moltitudine di persone che ieri come in tutti questi anni è stata al nostro fianco".
"A poche ore dalla lettura del dispositivo possiamo dire che il sistema ferroviario del trasporto merci pericolose tanto in Italia quanto in Europa è stato riconosciuto responsabile delle gravissime inadempienze e omissioni". E hanno annunciato che chiederanno il ricorso in appello: il lavoro della procura va valorizzato. Marco Piagentini, uno dei superstiti della strage alla stazione di Viareggio e componente del comitato dei parenti delle vittime ha detto che "chiediamo a chi è imputato, se non si sente colpevole la rinuncia alla prescrizione e di farsi giudicare in appello".
Familiari:vertici avevano potere intervento
"La sentenza ha sancito che i vertici delle aziende condannati avevano poteri e mezzi per intervenire e, non facendolo, hanno causato la morte di 32 persone, tra cui bambini e ragazzi". Lo hanno scritto in un comunicato, letto in conferenza stampa. "Con la sentenza di primo grado si chiude la prima fase, non la nostra battaglia". Lo hanno detto i familiari delle vittime della strage di Viareggio durante una conferenza stampa. "Una valutazione definitiva potremo darla solo dopo la lettura delle motivazioni che hanno portato a questa sentenza", hanno aggiunto. I familiari hanno anche ringraziato "la moltitudine di persone che ieri come in tutti questi anni è stata al nostro fianco".