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ITALIA

Il premier su Facebook

Strage migranti, Renzi: "No alla demagogia. Sciacalli tornate a casa"

Il presidente del Consiglio torna sul problema immigrazione a proposito delle polemiche esplose dopo la strage nel Canale di Sicilia. Scrive: "I criminali prendono soldi lucrando sulla carne umana: solo l'Italia ne ha arrestati oltre mille". Poi: "Europa per la prima volta attenta e solidale". E al New York Times: "Sui barcono non solo famiglie innocenti"

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Matteo Renzi (Ansa)
Roma
Interviene per l'ennesima volta sul problema immigrazione a proposito delle polemiche esplose dopo la strage nel Canale di Sicilia. Matteo Renzi, come di consueto, scrive su Facebook e affida al web il suo pensiero. Parla del fenomeno, che definisce per certi aspetti "inedito, ma per altri tristemente già visto ai tempi della tratta degli schiavi". Se la prende con i criminali che "prendono soldi lucrando sulla carne umana". "Solo l'Italia - scrive - ne ha arrestati oltre mille. Gli sciacalli tornino a casa: la demagogia non serve, è il tempo della politica".

Le donne e gli uomini che stanno salvando vite umane nel Mediterraneo ci rendono orgogliosi dell'Italia e di quello che...

Posted by Matteo Renzi on Martedì 21 aprile 2015


"Se davvero - conclude - finalmente alle parole scritte corrisponderanno fatti concreti per l'Europa sarà un primo passo. Ma la strada da fare è ancora tanto lunga: davanti al dolore dell'Africa e agli schiavisti del ventunesimo secolo non è possibile voltare la testa dall'altra parte. L'Italia c'è e sta facendo ciò che stiamo vedendo, consapevole di portare sulle spalle secoli di valori e di civiltà", conclude Renzi. 

Premier al New York Times: sui barconi non solo famiglie innocenti
 "Il ruolo geopolitico e la collocazione nel Mediterraneo fanno dell'Italia il paese leader
nella battaglia" contro il traffico di esseri umani. Così il premier Matteo Renzi, in un editoriale sul New York Times, ricordando che "le nostre operazioni di pattugliamento hanno consentito di mettere in salvo migliaia di vite"".  "Queste imbarcazioni - scrive Renzi - rappresentano solo il punto finale di una massiccio traffico di immigrazione illegale gestito da brutali network di crimine organizzato". E sui barconi "non ci sono solo famiglie innocenti".

Procura Catania: strage causata anche da collisione con mercantile
Il naufragio del barcone al largo della Libia sarebbe dovuto a due cause: lo spostamento dei migranti sull'imbarcazione, che era sovraffollata, e l'errata manovra dello scafista che l'ha portata a collidere con il mercantile King Jacobs che era arrivato per soccorrere i migranti. E' la Procura di Catania a ricostruire la dinamica del naufragio."Nessuna responsabilità - afferma il procuratore Giovanni Salvi - può profilarsi, sulla base di quanto emerso, a carico del personale della mercantile che ha doverosamente prestato soccorso e che non ha contributo in alcun modo all'evento fatale". Dalla Procura si ribadisce quindi che "risultano pertanto iscritti nel registro delle notizie di reato soltanto il comandante del peschereccio e il componente dell'equipaggio".