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EUROPA

La Plenaria ha scelto

Strasburgo, David Sassoli eletto presidente del Parlamento europeo

Alla seconda votazione con 345 voti su 667. Eletti anche i 14 vicepresidenti: nessun rappresentante per i gruppi sovranisti

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David Sassoli, eletto al Parlamento europeo nelle liste Pd, è il nuovo presidente dell'assemblea di Strasburgo. Lo ha annunciato al termine del secondo turno di votazioni il presidente uscente, Antonio Tajani. Sassoli ha avuto al secondo turno 345 voti su 667, ovvero la maggioranza assoluta. Il predecessore connazionale gli ha fatto gli auguri e gli ha dato la parola.

All'Europa serve "recuperare lo spirito dei padri fondatori", "coniugare crescita, protezione sociale e rispetto dell'ambiente" e "rilanciare gli investimenti sostenibili", ha detto David Sassoli parlando al Parlamento Ue subito dopo la sua elezione. L'esponente del Pd ha sottolineato la volontà e l'impegno per incrementare "la parità di genere" e favorire "un maggior ruolo delle donne ai vertici dell'economia, della politica e del sociale".

"Il Consiglio europeo ha il dovere morale di discutere la proposta del parlamento di riforma del regolamento di Dublino perché sapete quanta tensione si crei attorno alla non gestione della questione migratoria: i cittadini si chiedono l'Ue dov'è. L'Europa si deve attrezzare e i governi devono trasferire un po' di potere all'Europa, devono collaborare di più", dice il presidente del Parlamento Sassoli.

Solo il Pd, tra i partiti italiani, ha votato David Sassoli alla presidenza del Parlamento europeo. Forza Italia, a quanto si apprende, si è astenuta. La Lega e Fdi hanno votato per Jan Zahradil (conservatori Ecr). Il Movimento 5 Stelle ha invece lasciato libertà di coscienza.

Il tributo nell'aula della Camera
L'aula della Camera ha tributato, su richiesta del parlamentare del Pd Emanuele Fiano, un caloroso applauso al rappresentante italiano. "Vittoria! David Sassoli presidente del Parlamento Europeo. Un Italiano del Pd tra le massime figure delle istituzioni europee. Il Governo Italiano ha fatto danni e ci ha isolato. Il Pd c'è e conta, al servizio delle Istituzioni e del nostro Paese", ha scritto su Twitter il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti.

Le congratulazioni di Mattarella
"A nome degli italiani tutti e mio personale desidero porgerle le più vive congratulazioni per la sua elezione alla Presidenza del Parlamento Europeo e sentiti auguri di pieno successo nello svolgimento del suo importantissimo incarico. L'alta responsabilità che le è stata affidata dai parlamentari dei Paesi dell'Unione rappresenta una testimonianza dell'ampia fiducia riposta nella sua persona e un riconoscimento al suo costante e proficuo impegno nelle istituzioni europee. In questo spirito, le rinnovo i più sinceri e calorosi auguri di buon lavoro". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli.

Applauso per l'uscente Tajani
Un lungo e caloroso applauso ha salutato l'ex presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, ringraziato dal suo successore David Sassoli. Tajani aveva guidato la seconda metà dell'ottava legislatura, succedendo a Martin Schulz, e resta europarlamentare, come capodelegazione dei deputati di Forza Italia (8, fra i quali Silvio Berlusconi) nel gruppo Ppe.

Gli altri candidati e i numeri della votazione
Oltre all'italiano David Sassoli, candidato del gruppo socialdemocratico, in corsa c'era  la capogruppo dei Verdi e già 'spitzenkandidat' ecologista alla guida della Commissione, la tedesca Ska Keller, la spagnola di Podemos Sira Rego, candidata per l'estrema sinistra, e il conservatore ceco Jan Zahradil, candidato per il gruppo Ecr. Manca la candidatura del Ppe, che oggi ha deciso di appoggiare il pacchetto nomine proposto dal Consiglio.

Questi i voti della Plenaria a Strasburgo:
David Sassoli (S&D) 345 voti
Ska Keller (Verdi) 119 voti
Sira Rego  (Gue/Ngl) 43 voti 
Jan Zahradil (Ecr) 160



La composizione dell'Aula
All'insediamento della legislatura, si sono formati sette gruppi parlamentari. Questa la composizione: 

Ppe (Popolari) 182 seggi, presidente il tedesco Manfred Weber

S&D (Socialisti) 154 seggi, presidente la spagnola Iratxe Garcia

Renew Europe (Liberali) 108 seggi, presidente il romeno Dacian Ciolos

Verdi 74 seggi, presidenti la tedesca Ska Keller e il belga Philippe Lamberts

Id (Identità e democrazia) 73 seggi, presidente l'italiano Marco Zanni (Lega)

Ecr (Conservatori e riformisti) 62 seggi, presidenti il polacco Ryszard Legutko e l'italiano Raffaele Fitto (Fdi)

Gue/Ngl (Estrema sinistra) 41 seggi, presidente il tedesco Martin Schirdewan

Non iscritti 57 seggi, tra cui i deputati M5s che non hanno trovato alleati per formare un gruppo parlamentare. 

Eletti i 14 vicepresidenti
L'eurodeputato del M5S, Massimo Castaldo, sarà anche in questa legislatura uno dei 14 vicepresidenti. La sua elezione è  avvenuta al terzo scrutinio con 248 voti, quando a causa dell'ora tarda il presidente Sassoli ha fatto votare con il voto elettronico anziché con lo scrutinio segreto come da regolamento. La decisione è stata contestata dai deputati della Lega, che avevano candidato alla vicepresidenza la loro capo delegazione Mara Bizzotto. "Sassoli dopo aver professato democrazia, ha scelto di ostracizzare i partiti che hanno un'idea diversa", ha detto il capogruppo di Id Marco Zanni. "Sassoli ha creato un cordone sanitario contro di noi e dimostrato come non sia il presidente di tutti, è una dittatura dalla maggioranza", ha sostenuto.

L'Eurocamera aveva eletto poco prima altri due vicepresidenti dei 14: Marcel Kolaja (Repubblica Ceca, Verdi), 426 voti e Dimitrios Papadimoulis (Grecia, Gue) con 401 voti, mentre in un primo scrutinio nel pomeriggio erano stati già eletti 11 vicepresidenti: Mairead McGuinness (Irlanda, Ppe) con 618, Pedro Silva Pereira (Portogallo, S&D) con 556 voti, Rainer Wieland (Germania, Ppe) con 516 voti, Katarina Barley (Germania, S&D) con 516, Othmar Karas (Austria, Ppe) con 477, Ewa Bożena Kopacz (Polonia, Ppe) con 461, Klara Dobrev (Ungheria, S&D) con 402 voti, Dita Charanzova (Repubblica Ceca, Renew Europe) con 395, Nicola Beer (Germania, Renew Europe) con 363, Lívia Jaroka (Ungheria, Ppe) con 349 ed Heidi Hautala (Finlandia, Verdi) con 330 voto.

Per appartenenza di gruppo sono 5 del Ppe, 3 S&D, 2 ciascuno per Renew Europe e Verdi, 1 a Gue e Non iscritti, senza rappresentanza per i due gruppi "sovranisti", Id ed Ecr.

Domani è prevista l'elezione dei presidenti delle 20 Commissioni permanenti.