Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Studente-Gianluca-Monni-ucciso-a-Orune-2015-svolta-nelle-indagini-arrestati-nella-notte-i-presunti-assassini-f2282ae6-b3bf-4388-8512-ce3482067b7a.html | rainews/live/ | true
ITALIA

L'inchiesta

Studente ucciso a Orune, svolta nelle indagini: arrestati i presunti assassini

Gianluca Monni,19 anni, era stato ucciso a una fermata dell'autobus l'8 maggio del 2015, In manette con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere in relazione alla sparizione del corpo di Masala sono finiti Paolo Enrico Pinna di Nule, minorenne all'epoca dei fatti e Alberto Cubeddu 21enne di Ozieri. Le porte di Badu 'e Carros si sono aperte anche per Antonio Zappareddu, di Ozieri, per detenzione di armi

Condividi
Svolta nelle indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Nuoro per l'omicidio dello studente 19enne di Orune (Nu) Gianluca Monni, avvenuta l'8 maggio 2015, e per la scomparsa del 29enne di Nule (Nu) Stefano Masala, di cui si sono perse le tracce proprio dallo stesso giorno dell'omicidio di Monni. I militari nel corso della notte, con colleghi del Comando Provinciale di Sassari, del Ros, del Reparto Investigazioni Scientifiche di Cagliari e dello Squadrone Eliportato "Cacciatori di Sardegna" di Abbasanta (Or), hanno arrestato tre persone.    

In manette con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere in relazione alla sparizione del corpo di Masala sono finiti Paolo Enrico Pinna di Nule, minorenne all'epoca dei fatti e Alberto Cubeddu 21enne di Ozieri.  A
questi reati si aggiunge quello di calunnia nei confronti del giovane scomparso, su cui la coppia voleva far ricadere le responsabilità dell'omicidio di Orune. 
A Pinna, inoltre, sono contestati anche i maltrattamenti nei confronti della madre, la ricettazione, la detenzione e il porto illegale di una pistola. 
Le porte del carcere di Badu 'e Carros si sono aperte anche per Antonio Zappareddu, di Ozieri, per detenzione di armi.  

Il duplice omicidio
Erano le 7,30 dell'8 maggio del 2015 e Gianluca Monni stava attendendo il pullman seduto nei gradini di casa della nonna, in Corso Repubblica, insieme ad altri coetanei che ogni giorno andavano a scuola a Nuoro, quando improvvisamente da un'utilitaria scese il killer che lo freddò a colpi di fucile. L'auto fece perdere le sue tracce. Quell'auto risultava scomparsa dal giorno prima a Nule, un paese a pochi chilometri da Orune, da dove era sparito anche Stefano Masala, che usava l'auto di proprietà del padre, una Opel Corsa grigia. Il 29enne si era recato a un misterioso appuntamento, alle 17 di quel pomeriggio, ma un'ora dopo il suo cellulare non squillava più. La sua auto fu ritrovata bruciata nelle campagne di Pattada (Sassari) il 9 maggio, due giorni dopo la sua scomparsa.
 
Il movente
Tutto iniziò il 13 dicembre del 2014 a Orune, nel corso della manifestazione 'Cortes Apertas' con un violento litigio tra giovani orunesi e nulesi in trasferta. In quella circostanza Pinna avrebbe infastidito la fidanzata dello studente di Orune, che ha reagito picchiando il minorenne. E quando Pinna ha puntato una pistola sullo studente, gli amici di Monni lo hanno disarmato e pestato violentemente.
 
Per giorni e mesi Pinna e il cugino Cubeddu avrebbero pianificato l'omicidio, sapendo che Monni prendeva ogni mattina il pullman per andare all'Istituto "Volta" di Nuoro, dove frequentava la quinta classe. La mattina dell'8 maggio, con l'Opel Corsa grigia, hanno compiuto l'omicidio. L’automobile, rubata la sera prima a Stefano Masala, è stata probabilmente riconosciuta perché aveva degli addobbi matrimoniali che lo scomparso aveva messo sulla sua auto per il matrimonio di un amico. Masala sarebbe stato ucciso proprio per rubargli l’auto ma il cadavere finora non è stato trovato.  
 
Le armi
Né la pistola usata dai nulesi per minacciare Monni, né il fucile usato dai killer – che potrebbe essere stato distrutto immediatamente dopo il delitto - sono stati trovati.  Quanto alla pistola, risulta che dopo il violento alterco di dicembre a Orune, ci siano stati contatti fra le famiglie Pinna e Monni: il padre di Paolo Enrico, Roberto Salvatore, si sarebbe presentato a casa della famiglia di Gianluca per chiedere che l’arma sottratta al figlio venisse restituita.
 
Ieri la morte della madre di Masala
La madre di Masala, Carmela Dore, è morta proprio ieri a 59 anni. Si era ammalata poco dopo la scomparsa del figlio.  "Stefano deve tornare - aveva ripetuto in tutti questi mesi - lui riempiva le mie giornate, mi manca tanto".