MONDO
Alta tensione
Sud Sudan, Onu: nuovi combattimenti a Juba, oltre 260 morti
La ripresa delle violenze a Juba è coincisa con il quinto anniversario dell'indipendenza del Paese dal Sudan acquisita dopo una lunga guerra

La missione dell'Onu in Sud Sudan (UNMISS) ha riferito di nuovi combattimenti nella capitale Juba, dove da giovedì scorso sono morte almeno 269 persone negli scontri tra i soldati fedeli al presidente Salva Kiir e la Guardia del vicepresidente Riek Machar.
Gli scontri sono segnalati nell'area di Jebel, a ovest della capitale, che ospita una delle sedi della missione e hanno causato una massiccia ondata di civili in fuga: molti stanno cercando riparo nella stessa missione, altri si sono rifugiati nelle chiese.
Secondo la tv locale Tamasuj, le forze governative hanno attaccato una base dell'opposizione. Almeno 190 soldati delle forze di opposizione, 44 governativi e 35 civili sono morti nei combattimenti.
La ripresa delle violenze a Juba è coincisa con il quinto anniversario dell'indipendenza del Paese dal Sudan acquisita dopo una lunga guerra. I primi cinque anni dello Stato più giovane del mondo sono stati caratterizzati da violenti conflitti interni alimentati dalla rivalità tra le forze fedeli al presidente Salva Kiir e quelle che sostengono il suo vice, l'ex capo dei ribelli Riek Machar.
Centinaia i civili in fuga verso la base Onu di Tong Ping, vicino all'aeroporto di Juba
In questo video si possono sentire i colpi di artiglieria
Alcune drammatiche immagini dei combattimenti
Gli scontri sono segnalati nell'area di Jebel, a ovest della capitale, che ospita una delle sedi della missione e hanno causato una massiccia ondata di civili in fuga: molti stanno cercando riparo nella stessa missione, altri si sono rifugiati nelle chiese.
Secondo la tv locale Tamasuj, le forze governative hanno attaccato una base dell'opposizione. Almeno 190 soldati delle forze di opposizione, 44 governativi e 35 civili sono morti nei combattimenti.
La ripresa delle violenze a Juba è coincisa con il quinto anniversario dell'indipendenza del Paese dal Sudan acquisita dopo una lunga guerra. I primi cinque anni dello Stato più giovane del mondo sono stati caratterizzati da violenti conflitti interni alimentati dalla rivalità tra le forze fedeli al presidente Salva Kiir e quelle che sostengono il suo vice, l'ex capo dei ribelli Riek Machar.
Centinaia i civili in fuga verso la base Onu di Tong Ping, vicino all'aeroporto di Juba
Breaking: Thousands of civilians fleeing into Tongping UNMISS base, near Juba airport @Refugees #SouthSudan pic.twitter.com/5YF3XKPyGN
— Rocco Nuri (@Rocconuri) 10 luglio 2016
In questo video si possono sentire i colpi di artiglieria
Sunday morning and over three hours of heavy #Juba fighting. Still ongoing. pic.twitter.com/6jETL4OvGM
— Paul Cruickshank (@pmcruickshank) 10 luglio 2016
Alcune drammatiche immagini dei combattimenti
#BREAKING: Fighting has resumed in #Juba again, Heavy artillery fire & Mortars being used pic.twitter.com/uoEM71Z4fX
— Amichai Stein (@AmichaiStein1) 10 luglio 2016