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MONDO

Svezia, in calo le richieste di asilo con i controlli alle frontiere

Reintrodotti il 12 novembre

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Immagine di repertorio
Il numero di arrivi dei migranti in Svezia è diminuito di un terzo da quando le autorità hanno reintrodotto i controlli alla frontiera, il 12 novembre scorso. Lo ha riferito l'Agenzia per la Migrazione.

"Il numero di richiedenti asilo è sceso da 1.500 al giorno a circa 900 da quando sono stati reintrodotti i controlli alle frontiere", si legge in un comunicato, in cui si precisa tuttavia che il calo potrebbe essere stato dovuto anche al peggioramento delle condizioni meteo.

Intanto, le autorità svedesi hanno arrestato un iracheno sospettato di pianificare un "attacco terroristico". Il ministro della Difesa svedese, Peter Hultqvist, ha dichiarato al quotidiano 'Expressen' che le autorità stanno cercando altri sospetti.

Mutar Muthanna Majid, iracheno che ha combattuto in Siria, è stato arrestato giovedì pomeriggio dalla polizia svedese durante un raid nel centro per i richiedenti asilo a Boliden, nella contea di Västerbotten (nord). Su di lui era stato emesso un mandato d'arresto, ma non sono noti collegamenti con gli attentatori di Parigi.

"E' una fase intensa di indagini e siamo molto concentrati sulle sue attività, su coloro che ha incontrato da quando è arrivato in Svezia", ha dichiarato il portavoce dei servizi segreti svedesi (Sapo), Mark Vadasz.