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ITALIA

Nuove norme per ridurre la popolazione carceraria

Svuotacarceri, Camera approva decreto

A Montecitorio passa il decreto. Adesso il testo dovrà essere esaminato dal Senato. Nei giorni scorsi le polemiche di M5S e Lega

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Roma
Approvato dalla Camera con 296 si', 183 no e 2 astenuti il decreto 'svuotacarceri' che prevede misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato.

Le novità introdotte dal decreto
Braccialetto elettronico, riduzione delle pene per il piccolo spaccio, liberazione anticipata speciale. Sono alcune delle misure previste dal decreto carceri, che ha ricevuto il visto finale dalla Camera, dopo avere gia' superato lo "scoglio" della fiducia nell'Aula di Montecitorio.

La principale misura - che più ha fatto discutere e ha visto la contrarietà di Lega e Movimento 5 Stelle - è l'innalzamento dello sconto da 45 a 75 giorni a semestre in caso di buona condotta: in pratica due mesi in meno per ogni anno di reclusione. Inoltre sarà possibile trascorrere ai domiciliari gli ultimi 18 mesi di detenzione, anche nei casi in cui questo lasso di tempo è la parte residuale di una pena di maggiore entità.

In base a quanto previsto dal provvedimento, che adesso passerà al Senato, ci sarà anche una procedura semplificata nella trattazione di alcune materie di competenza della magistratura di sorveglianza mentre, come regola generale, nell'applicazione degli arresti domiciliari (sia come misura cautelare che come condanna) dovrà sempre essere prescritto il braccialetto elettronico come forma di controllo. Il giudice avrà però facoltà di non farvi ricorso nel caso in cui non lo ritenga necessario. E ancora: l'istituzione del Garante nazionale dei detenuti ed estensione dell'espulsione come misura alternativa alla detenzione, che sara' affiancata da uno snellimento delle procedure di identificazione dei migranti. In ambito di stupefacenti è prevista invece l'attenuante di lieve entità in caso di detenzione di stupefacenti, mentre sarà abrogato il divieto di disporre per più di due volte l'affidamento in prova ai servizio sociali, che potranno essere previsti per condanne fino ai quattro anni (finora erano tre).