MONDO
Il giorno del lutto
Sydney, fiori per le due vittime dell'attentato. Isis su Twitter: "Preparatevi ad altri attacchi"
La cerimonia in ricordo dei due ostaggi morti nell'attentato avvenuto nella caffetteria per opera di un estremista di origine iraniana con precedenti penali. Tanti i messaggi, anche il portavoce della Merkel con tweet: "I nostri pensieri sono con le vittime del sequestro"
I due ostaggi morti al termine del lungo assedio di un caffè di Sydney sono stati salutati come due eroi, "pronti a sacrificare la propria vita per salvare gli altri", durante la cerimonia tenuta in loro ricordo. Tori Johnson, 34 anni era il gestore del caffè Lindt, che per 16 ore è stato teatro della presa di ostaggi da parte di Man Haron Monis, un autoproclamato "sceicco" di origine iraniana con precedenti penali. La seconda vittima è l'avvocato Katrina Dawson, 38 anni e madre di tre figli, rimasta uccisa all'inizio del blitz lanciato dalle teste di cuoio.
Intanto continuano le indagini della polizia per stabilire l'esatta dinamica degli eventi. Mentre su Twitter oltre ai messaggi in memoria delle vittime rimbalza anche una nuova minaccia dell'Isis. "La sollevazione dei musulmani e altri attacchi domestici'" saranno "inevitabili" se l'Occidente continuerà con i suoi "crimini contro 'Islam" avrebbero scritto sul social network gli estremisti islamici, secondo quanto riporta il Site, che sottolinea come il sequestratore di Sydney un mese fa avesse dichiarato la sua 'sottomissione' al 'califfo' al Baghdadi, seppure in forma inusuale.
Chi era il sequestratore
Monis, religioso radicale iraniano di 50 anni, che aveva abbracciato il sunnismo, era entrato nel caffè ieri alle 09:45 del mattino ora locale (era notte in Italia), aveva fatto esporre una bandiera con una lode ad Allah in arabo e minacciato di far esplodere quattro bombe. Un dramma durato ore. Alla fine si contano tre morti, il sequestratore e due degli ostaggi, oltre al ferimento di altre sei persone, tra cui un poliziotto.
Messaggi su Twitter
Tanti i messaggi in memoria delle vittime dell'attentato. Tra questi anche il primo ministro Tony Abbott che è tornato a twittare in mattina e la portavoce della cancelliera Angela Merkel, Steffen Seibert, che scrive: "I nostri pensieri sono con le vittime del sequestro degli ostaggi e con le loro famiglie. #SydneyStrong".
Intanto continuano le indagini della polizia per stabilire l'esatta dinamica degli eventi. Mentre su Twitter oltre ai messaggi in memoria delle vittime rimbalza anche una nuova minaccia dell'Isis. "La sollevazione dei musulmani e altri attacchi domestici'" saranno "inevitabili" se l'Occidente continuerà con i suoi "crimini contro 'Islam" avrebbero scritto sul social network gli estremisti islamici, secondo quanto riporta il Site, che sottolinea come il sequestratore di Sydney un mese fa avesse dichiarato la sua 'sottomissione' al 'califfo' al Baghdadi, seppure in forma inusuale.
Chi era il sequestratore
Monis, religioso radicale iraniano di 50 anni, che aveva abbracciato il sunnismo, era entrato nel caffè ieri alle 09:45 del mattino ora locale (era notte in Italia), aveva fatto esporre una bandiera con una lode ad Allah in arabo e minacciato di far esplodere quattro bombe. Un dramma durato ore. Alla fine si contano tre morti, il sequestratore e due degli ostaggi, oltre al ferimento di altre sei persone, tra cui un poliziotto.
Messaggi su Twitter
Tanti i messaggi in memoria delle vittime dell'attentato. Tra questi anche il primo ministro Tony Abbott che è tornato a twittare in mattina e la portavoce della cancelliera Angela Merkel, Steffen Seibert, che scrive: "I nostri pensieri sono con le vittime del sequestro degli ostaggi e con le loro famiglie. #SydneyStrong".
It's a very sad day - all of Australia is with the injured victims and the families of the deceased #sydneysiege pic.twitter.com/CxDmSy9I75
— Tony Abbott (@TonyAbbottMHR) 16 Dicembre 2014