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SCIENZA

Un decreto "sbagliato"

Tagli alle prestazioni, medici pronti allo sciopero

Il no dei camici bianchi alla sforbiciata prevista dalla spending review del Ministero : lo Stato non può sostituirsi nel rapporto con il paziente

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Medici sul piede di guerra contro i tagli previsti dalla Spending review del Ministero della Salute alle prestazioni cosiddette inappropriate. Un decreto "sbagliato" contro il quale "è già in atto una mobilitazione che potrebbe portare anche a uno sciopero di tutto il mondo della sanità italiana". Ad annunciarlo è Costantino Troise, segretario dell'Anaao, il maggior sindacato dei medici dirigenti, commentando il decreto in arrivo sulle prestazioni inappropriate.

Il taglio, "fatto dall'alto è già al centro di una mobilitazione intersindacale e interprofessionale già partita, al centro degli Stati Generali dl 21 ottobre", con Ordine dei medici, società scientifiche e sindacati. "L'obiettivo è una manifestazione unitaria. Non è un fulmine a ciel sereno".

''Lo Stato si sostituisce al giudizio del professionista, assumendone le prerogative, a
prescindere dal malato. Tutto questo - conclude - per poche centinaia di milioni e con strafalcioni tecnici''.

"Appropriatezza" è la parola d'ordine del ministero della Salute che ha individuato 208 prestazioni specialistiche che per essere a carico del Servizio Sanitario dovranno soddisfare requisiti specifici. I camici bianchi puntano il dito sul fatto che l'intrusione della politica mette a rischio il ruolo del medico e sia i medici di famiglia che gli ospedalieri che i dirigenti minacciano di alzare il tono della protesta.