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ITALIA

Gli atti dell'inchiesta

Tangenti a Ischia, spunta il nome di D'Alema. Lui ribatte: "Rapporto trasparente con Cpl Concordia"

In un'intercettazione un arrestato sottolinea la necessità di "investire negli Italiani Europei". Negli atti si parla di acquisti di centinaia di copie del libro dell'ex premier e di duemila bottiglie di vino dell'azienda di sua moglie. L'esponente del Pd: "Ho rapporti con Cpl come con altre cooperative e aziende private. Dalla Cpl non ho avuto alcun regalo"

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Massimo D'Alema (Ansa)
Napoli
Negli atti dell’inchiesta sulle tangenti a Ischia spunta anche il nome di Massimo D’Alema. In una delle intercettazioni, uno degli arrestati fa il suo nome. Inoltre, secondo gli inquirenti, la Cpl Concordia acquistò "alcune centinaia di copie dell'ultimo libro" dell’ex premier "nonché alcune migliaia di bottiglie del vino prodotto da una azienda agricola riconducibile allo stesso D'Alema". L’esponente del Pd però nega di aver commesso illeciti e parla di “un rapporto del tutto trasparente”.
 
"D'Alema mette le mani nella merda"
A fare il nome di D’Alema, in una intercettazione ambientale dell’11 marzo 2014, è Francesco Simone, dirigente della Cpl arrestato. Parlando con il responsabile commerciale di area Nicola Verrini, chiama in causa il politico sottolineando la necessità di "investire negli Italiani Europei dove D'Alema sta per diventare Commissario Europeo" in quanto "...D'Alema mette le mani nella merda come ha già fatto con noi, ci ha dato delle cose".

Il gip e i rapporti fra cooperativa e politica
Nell'ordinanza di custodia cautelare il gip Amelia Primavera sottolinea, tra l'altro, che "per comprendere fino in fondo e per delineare in maniera completa il sistema affaristico organizzato e gestito dalla Cpl Concordia appare rilevante soffermarsi sui rapporti intrattenuti tra i vertici della cooperativa e l'esponente politico che è stato per anni il leader dello schieramento politico di riferimento per la stessa Cpl Concordia, che è tra le più antiche cosiddette 'cooperative rosse', ovvero l'On. Massimo D'Alema".

Conversazione "di estremo rilievo" 
Per il gip la conversazione "appare di estremo rilievo", "oltre che per il riferimento a D'Alema" e "ad alcuni appartenenti alle forze di polizia", anche "per il modo in cui gli interlocutori distinguono i politici e le Istituzioni loro referenti, operando la netta ma significativa distinzione tra quelli che al momento debito si sporcano le mani, 'mettono le mani nella merda' e quelli che non le mettono, distinzione che appunto dice tutto a proposito del modus operandi della Cpl e dei suoi uomini". Secondo il giudice, il termine "investire" utilizzato da Simone "rende più che mai l'idea dell'approccio di Simone e della Concordia rispetto a tale mondo".

Acquisti di libri e bottiglie di vino
Negli atti sono citati anche alcuni episodi specifici. Gli inquirenti affermano che la Cpl Concordia acquistò ad esempio "alcune centinaia di copie dell'ultimo libro" di Massimo D'Alema "nonché alcune migliaia di bottiglie del vino prodotto da una azienda agricola riconducibile allo stesso D'Alema".  La Cpl, emerge dall'inchiesta, avrebbe anche sponsorizzato la presentazione del volume "Non solo euro" dell'ex leader del Pds a Ischia, l'11 maggio 2014, con l'interessamento del sindaco Giosi Ferrandino, oggi arrestato. Francesco Simone, parlando al telefono con il sindaco, candidato Pd alle elezioni europee (risulterà primo dei non eletti con oltre 80mila preferenze) sottolinea l'importanza dell'evento: "...sotto la campagna elettorale faremo una cosa..." e poi "..questo pure è un segnale forte che ti appoggia tutto il partito...". "Ferrandino - scrive il gip - si mostra molto entusiasta".

"Fu D'Alema a proporre l'acquisto dei vini" 
Il giorno precedente, sempre a Ischia, "la moglie di D'Alema ha presentato la sua produzione di vini". Di questo vino, la Cpl ha acquistato 2mila bottiglie. È lo stesso Simone ad ammetterlo. "Confermo - dice agli inquirenti - che la Cpl ha acquistato 2mila bottiglie di vino prodotte dall'azienda della moglie di D'Alema, tuttavia posso rappresentarvi che fu Massimo D'Alema in persona, in occasione di un incontro casuale tra me, lui, il suo autista e il presidente (della CPL) Casari, a proporre l'acquisto dei suoi vini".

Sequestrati dispositivi di bonifici per 60mila euro 
Il 20 novembre 2014, in una perquisizione presso la Cpl Concordia, gli inquirenti hanno sequestrato tre dispositivi di bonifici effettuati dalla cooperativa in favore della Fondazione Italianieuropei, ciascuno per l'importo di 20mila euro; nonché un ulteriore bonifico per l'importo di 4.800 euro per l'acquisto di 500 libri di "Non solo euro" di D'Alema. Nella stessa occasione sono state recuperate anche due fatture per l'acquisto di due diversi libri scritti dall'ex ministro Giulio Tremonti, rispettivamente di 7.440 e 4.464 euro. 

D'Alema: "Dalla Cpl nessun regalo" 
 "Certamente ho rapporti con Cpl Concordia per cui tenni anche una conferenza in occasione della sua assemblea annuale - dice Massimo D'Alema - Ho rapporti con Cpl come con altre cooperative e aziende private"."Dalla Cpl non ho avuto alcun regalo - continua - ed è ridicolo definire l'acquisto di 2mila bottiglie di vino in tre anni come un 'mega ordine', peraltro fatturato e pagato con bonifici a quattro mesi. Quanto ai libri, nessun beneficio personale, ma un'attività editoriale legittima, che rientra nel normale e quotidiano lavoro della Fondazione Italianieuropei. Inoltre, i libri furono acquistati per una manifestazione elettorale dedicata ai temi europei, alla quale fui invitato dal sindaco di Ischia, che era candidato del Pd".
   
"Rapporto del tutto trasparente"
"Insomma - conclude D'Alema - quello con la Cpl è un rapporto del tutto trasparente, che non ha comportato né la richiesta da parte loro né la messa in opera da parte mia di illeciti di nessun genere".