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POLITICA

Torino-Lione

Tav, al vertice di Palazzo Chigi ancora un rinvio. Conte: decisione politica venerdì

Il presidente del Consiglio assicura: il governo non cadrà, prenderemo una decisione nell'interesse nazionale. Oltre alla razionalità tecnica ora valutiamo razionalità politica

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Nessuna decisione definitiva al vertice di Palazzo Chigi sull'Alta velocità Torino-Lione. Alla riunione hanno partecipato il premier Giuseppe Conte, i vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli.

Conte: siamo in dirittura di arrivo, scelta venerdì
"Per quanto riguarda la Tav, siamo in dirittura d'arrivo, nel percorso finale, quello politico. Oggi c'è stata la prima riunione politica, abbiamo iniziato l'analisi costi benefici. Domani sera alle 8.30, riunione con i tecnici a oltranza. Confidiamo di decidere entro venerdì", ha detto il premier Giuseppe Conte, al termine del vertice.  

Decisione nell'interesse nazionale, il governo non cadrà 
"Prenderemo una decisione nell'interesse nazionale e quindi il governo non può cadere", assicura il premier. "Mi batterò perché non sia trascurato alcun aspetto per una decisione corretta". 

"Oltre alla razionalità tecnica ora valutiamo razionalità politica" 
Il presidente del Consiglio ha spiegato che con il vertice di oggi il governo "è entrato nel percorso politico", dopo quello tecnico già compiuto e relativo all'analisi costi-benefici. "Oggi è stata la prima riunione politica in cui abbiamo iniziato preliminarmente a esaminare l'analisi costi-benefici. Ci aggiorneremo già domani, con una riunione convocata alle 20.30, e andremo avanti ad oltranza. Domani inviteremo anche i tecnici affinché ci aiutino a sviscerare tutti gli aspetti dell'analisi costi-benefici". 

"Nessun pregiudizio ideologico"
Conte ha precisato che quello che sta seguendo il governo per assumere la decisione sulla Tav è un "metodo trasparente, senza preconcetti o pregiudizi ideologici. Lo avevamo garantito agli italiani ed è quello che stiamo facendo. Ora - ha ribadito - oltre alla discussione di razionalità tecnica affrontiamo il discorso di razionalità politica e confidiamo di decidere entro venerdì".



Rixi: fare bandi o rischio perdere fondi concreto 
"Se Chiamparino utilizzasse meno la Tav per la campagna elettorale, darebbe una mano a tutti. Detto questo credo che i bandi vadano fatti, altrimenti il rischio di perdere 300 milioni di euro è concreto". Così il viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, ospite di Radio anch'io su Rai Radio 1. "Bisogna fare i bandi, dopo di che ci sarà tempo per andare a discutere con la Francia e con l'Europa - aggiunge Rixi -. Mi auguro che il governo esca con una sintesi".  

Buffagni (M5S): pronti ad andare a casa per non farla 
"Guardi io non mi occupo di trovare il compromesso (sulla Tav, ndr). Detto ciò se bisogna andare a casa perché noi non vogliamo buttare soldi per opere vecchie io non vedo il problema". Queste le parole di Stefano Buffagni, parlamentare del Movimento 5 Stelle e Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ad Agorà su Rai Tre, condotto da Serena Bortone, secondo quanto si legge in una nota della trasmissione.

Gelmini: basta chiacchere, il governo decida
"Ultimo giorno di Carnevale: su Tav basta chiacchiere. La maggioranza 'arlecchino' che governa deve prendere una decisione e deve farlo oggi, perché se non sblocca i cantieri già dalla prossima settimana l'Italia perde soldi, lavoro e sviluppo". Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Fi alla Camera.