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POLITICA

Tav: dossier in mano Conte, ipotesi avvio bandi e nuovo progetto

Toninelli ha consegnato il dossier al premier a margine del Cdm di questa sera, riunito per discutere "deleghe in materia di semplificazione e codificazione". Il Consiglio ha spacchettato un voluminoso e variegato pacchetto di norme. Tra le deleghe richieste, quella del nuovo codice degli appalti

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Dopo circa un'ora, è terminato il Consiglio dei ministri di stasera riunito per discutere "deleghe in materia di semplificazione e codificazione". Il Governo, con i provvedimenti approvati, sarà delegato a semplificare e codificare in dieci settori. Nella bozza di ddl di delega le materie sono: attività economiche e sviluppo; energia e fonti rinnovabili; edilizia e territorio; ambiente; acquisto di beni e servizi della Pa; cittadinanza e innovazione digitale; servizio civile universale e soccorso alpino; prevenzione della corruzione; giustizia tributaria e sistema tributario e contabile dello Stato; tutela della salute. Tra le deleghe richieste c'è quella del nuovo codice degli appalti, che l'esecutivo potrebbe elaborare in 2 anni di tempo.

A margine del Consiglio, il ministro per le Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli ha consegnato al premier Giuseppe Conte il dossier che "smonta la tesi dei 600 cantieri bloccati dal Governo". Lo fanno sapere fonti del Mit. Toninelli ha spiegato al presidente del Consiglio come, in realtà, l'elenco Ance abbia parecchie imprecisioni e duplicazioni.

In ogni caso, carte alla mano, Toninelli ha fatto presente che le opere riconducibili alla responsabilità del Mit sono appena una quarantina sul totale indicato dai costruttori, infrastrutture i cui lavori sono in rallentamento o in stallo da anni o da decenni e che adesso vengono via via sbloccate, vedi il caso dei cantieri CMC in Sicilia, la statale Sassari-Alghero o la Quadrilatero Marche-Umbria, solo per fare qualche esempio.Il premier e il ministro si sono confrontati in piena sintonia sulle misure da prendere per accelerare la realizzazione delle opere e hanno convenuto sull'opportunità di visitare alcuni di quegli stessi cantieri in impasse per dare stimolo al loro completamento.

Il vertice decisivo sulla Tav ci sarà la prossima settimana.

Il nodo della Torino-Lione, tensioni all'interno della maggioranza
Il nodo della Torino-Lione continua a creare tensioni all'interno della maggioranza. L'exit strategy sarebbe quella di avviare i bandi per l'opera, inserendo una clausola sospensiva in modo da poter in ogni momento tornare indietro. Così non si perderebbero i 300 milioni dei fondi europei e non si penalizzerebbe a livello finanziario Telt - la società metà francese e metà italiana responsabile della realizzazione dell'opera - che l'11 marzo terrà un Consiglio d'amministrazione proprio per decidere il da farsi.

L'avvio dei bandi potrebbe in ogni caso lasciare mani libere all'esecutivo, far prendere tempo alla maggioranza affinché si trovi un accordo e allo stesso tempo permettere un confronto aperto con la Francia e la Commissione europea. Ma è il presidente del Consiglio che ha deciso di intestarsi in prima persona la partita. Chiedendo un supplemento di analisi sui costi e benefici dell'Alta velocità e proseguendo un'interlocuzione con gli enti locali e con tutti gli attori coinvolti sul tema della Torino-Lione. Attivandosi per la costituzione di un nuovo progetto che ridimensioni l'infrastruttura e soprattutto i costi. Il no di palazzo Chigi, riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, sarebbe su questo piano adesso in discussione. Ma la strada di cambiarlo senza 'abbatterlo', nella consapevolezza che in ogni caso occorra comunque fare qualcosa, diventerebbe la via d'uscita per evitare ritorsioni dell'Europa e conflitti con il mondo delle imprese.

Fonti informate sul dossier ammettono che è assolutamente prematuro parlare di intesa, ma l'obiettivo è quello di sciogliere il nodo al più presto. Per avere almeno 8 mesi si tempo per costituire un progetto alternativo. Nel partito di via Bellerio si auspica che non si fermi l'avvio dei bandi di gara e che il Movimento 5 stelle faccia cadere il muro eretto finora. Grillo, Di Battista e una gran parte del Movimento considera l'opera inutile e dannosa, da qui le fibrillazioni interne in M5s, con l'ala ortodossa in particolar modo sul piede di guerra.

Decreto "Sblocca cantieri" la prossima settimana 
"Lavoriamo al decreto legge per sbloccare i cantieri, siamo qui per realizzare gli investimenti.Siamo nella fase finale e penso lo potremo tirare fuori già la prossima settimana" ha annunciato oggi Conte.

Semplificazioni: a Palazzo Chigi Commissione e "regia"
Il governo è delegato a istituire a Palazzo Chigi una Commissione permanente "cui è attribuito il compito di assicurare in concreto l'attuazione delle misure di semplificazione". Lo prevede la bozza di ddl delega sul tavolo del Cdm. Sono stanziati 2 milioni nel 2019 e 8 milioni dal 2020. Lo stesso testo prevede un "Comitato interministeriale" per la semplificazione presieduto dal presidente del Consiglio, che sarà coadiuvato da una Cabina di regia istituita a Palazzo Chigi, presieduta dal Capo del Dagl e nominata dal premier.