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POLITICA

Lo scontro sull'alta velocità

Tav, la Commissione UE avverte l'Italia: "In caso di ritardi prolungati Roma dovrà restituire fondi"

"La attuale analisi costi-benefici" su cui lavora il governo italiano "non è stata richiesta dalla Commissione", ha detto il portavoce, ricordando che già era stata presentata nel 2015. Il Ministro Toninelli: "Chi se ne frega di andare a Lione.."

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La questione Tav continua a far discutere le due anime del governo e crea dibattito nel Paese e anche a livello europeo. Dopo lo scambio di ieri tra i vicepremier Salvini e Di Maio interviene oggi la commissione europea e lo fa ipotizzando che in caso di mancata realizzazione dell'opera Roma sia chiamata a restituire i finanziamenti ricevuti a quello scopo.

In caso di ritardi fondi da restituire
"Non possiamo escludere, se ci sono ritardi prolungati, di dover chiedere all'Italia i contributi già versati" per la Tav, oltre al "rischio che, se i fondi non sono impiegati, possano essere allocati ad altri progetti" europei. Lo ha ricordato un portavoce della Commissione Ue, ribadendo la posizione sulle incertezze che gravano sulla realizzazione della Torino-Lione.

Analisi costi-benefici? "Non richiesta dalla Commissione"
"La attuale analisi costi-benefici" su cui lavora il governo italiano "non è stata richiesta dalla Commissione", ha detto il portavoce, ricordando che già era stata presentata nel 2015.

Toninelli: "Il governo non cadrà sulla Tav"
In mattinata era intervenuto anche il Ministro dei Trasporti. "Il Tav è divisivo? Certamente e infatti abbiamo scritto nel contratto di Governo che è da ridiscutere completamente. Noi non abbiamo alcun pregiudizio e spero che non ne abbia neanche la Lega. Guarderemo i numeri e decideremo. Non cadrà il Governo sul Tav". Lo ha detto il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli a 'Coffee break' su La7.

Il ministro: "Chi se ne frega di andare a Lione"
"Io il Piemonte lo conosco bene. A Torino ho lavorato - ha aggiunto Toninelli - Sono convinto che gli imprenditori torinesi, piemontesi, quella la vedono come una super Tav e non un buco nella montagna che nasce per traportare persone e diventa trasporto merci perché hanno visto che né le persone né le merci ci passeranno mai di lì,.. perché 'chissenefrega' di andare a Lione, lasciatemelo dire".  


"Sia l'Abruzzo che l'Italia hanno bisogno di più opere, di più ferrovie, di più strade: i soldi servono per finire le opere cominciate, non per tornare indietro", aveva detto il ministro dell'Interno e vicepremier, Matteo Salvini, al mercato di Campli, in provincia di Teramo, durante un'iniziativa della Lega, in vista delle elezioni regionali. A chi dal pubblico gli grida "Però non litigare con Luigi Di Maio", il vicepremier replica con un sorriso: "Tranquilli, io non litigo con nessuno. Il mio è un pensiero, se sono stati scavati 25 chilometri di tunnel, è più utile andare avanti e finirlo o spendere soldi per chiudere il buco? Io sono per andare avanti". 

"Non faccio saltare il governo ma le cose vanno fatte"
"I giornalisti continuano a dirmi 'Salvini guarda i sondaggi, la Lega è diventata il primo partito. Tu sei la persona più importante. Fai saltare tutto così eleggi più deputati e senatori'. A queste persone dico che la mia parola vale più di qualsiasi sondaggio. Non faccio saltare il governo per quello che dicono i sondaggi. Però le cose bisogna farle, non bloccarle" dice poi Salvini durante un comizio a Sant'Egidio, una delle tappe del tour elettorale in Abruzzo.

No allo scambio Tav-caso Diciotti
Salvini inoltre a chi gli chiedeva se l'indecisione di Luigi Di Maio sul voto per il caso Diciotti fosse un grimaldello per avere un via libera sul Tav, ha replicato: "Non siamo al mercato, io ti dò questo tu mi dai quello, è roba di vecchi governi".

Di Maio: "Tav non si farà, ridimensionamento è una 'supercazzola'"
Replica a distanza dell'altro vicepremier, Luigi Di Maio, anche lui in campagna elettorale, che insiste da Ortona, sempre n Abruzzo: "Alla fine la Tav non si farà. Il tema non è il ridimensionamento dell'opera, se parliamo di ridimensionamento parliamo di una supercazzola". E aggiunge: "Per me valgono le priorità. In questo governo ce lo siamo detti chiaramente dall'inizio: ci sono cose su cui siamo d'accordo e altre no. Lavoriamo su quelle su cui siamo d'accordo, altrimenti devo concludere che si spinge su cose su cui non siamo d'accordo per creare tensioni nel governo".

Tav, trapela analisi costi-benefici negativa
"Mi sembra che stia trapelando dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti che questa 'analisi costi benefici' sia negativa, perché non è che ci siamo opposti a quella grande opera in questi anni perché eravamo ideologicamente contro", aggiunge il  ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro da Ortona (Chieti), in diretta su RaiNews24. "Sappiamo che si sono spesi soldi per fare delle opere e a volte sono state fatte opere per spendere soldi", dice Di Maio, ribadendo la sua contrarietà a "spendere 20 miliardi per un buco, che ancora deve iniziare, da Torino a Lione".  

"Tiro dritto, sconsiglio creare tensioni su questo" 
"Andiamo avanti sulle cose su cui siamo d'accordo e non mettiamoci a parlare delle cose su cui non siamo d'accordo, perchésconsiglio di creare delle tensioni su questo" ribadisce il vicepremier 5 Stelle, nuovamente interpellato sulla questione della Tav. Ma se Matteo Salvini tira dritto? "A tirare dritto sono io perché qui c'è qualcosa che qualcuno vuole fare e il Movimento che non la vuole fare".

Scambio con la Tav? Noi non ragioniamo così
Ci può essere uno scambio con la Lega di Salvini tra il voto sul processo Diciotti e la Tav? "Per carità, non siamo assolutamente abituati a ragionare così, con la logica dello scambio", dice poi Di Maio, interpellato a margine del suo appuntamento di campagna elettorale a L'Aquila in Abruzzo.