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ECONOMIA

A Torino la manifestazione 'Infrastrutture per lo sviluppo'

Tav, Boccia: "Se siamo qui è perché la nostra pazienza è quasi al limite"

"Sì alle infrastrutture,  sì alla crescita, perché le infrastrutture sono un'idea di società, includono, e sono un'idea di visione del Paese" dice il presidente di Confindustria. All'iniziativa torinese sono presenti 12 associazioni di impresa, che rappresentano il 65% del Pil. Confapi: i Romani 2 mila anni fa per prima cosa fecero le strade. Di Maio in serata: ascolteremo chi è a favore della Tav

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"Torino è una città simbolo. Siamo qui con 12 associazioni, compresa la nostra, che sono rappresentanti di agricoltori, artigiani, commercianti, esercenti, cooperative, industria, di oltre 3 milioni di imprese e il 65% del Pil" con oltre 13 milioni di dipendenti. Lo ha detto il presidente di Confindustria,  Vincenzo Boccia, a margine dell'iniziativa  'Infrastrutture per lo sviluppo. Tav, l'Italia in Europa' a Torino.

"Il messaggio è chiaro, sì alla Tav Torino-Lione, sì alle infrastrutture, sì alla crescita, perché le infrastrutture sono un'idea di società, includono, e sono un'idea di visione del Paese,  centrale tra Europa e Mediterraneo, aperta a Est e a Ovest". 

Tremila imprenditori sono arrivati da tutta Italia alle Ogr, le ex Grandi Officine Riparazioni di Torino, dove si riparavano i treni dalla metà dell'800, per la manifestazione organizzata per sollecitare il rilancio delle infrastrutture a partire dalla Torino-Lione. Sono presenti i presidenti nazionali di Confindustria, Casartigiani, Ance, Confapi, Confesercenti, Confagricoltura, Legacoop, Confartigianato, Confcooperative, Confcommercio, Cna e Agci.

Una iniziativa, quella di oggi, alla quale i No Tav hanno già replicato: gli imprenditori difendono solo una ricca commessa. Intanto, la Commissione europea ha deciso di aumentare i finanziamenti in arrivo per la Torino-Lione e il tunnel del Brennero di circa 1,1 miliardi di euro. E abbasserà la quota residua che l'Italia deve ancora stanziare da 1,2 miliardi a 366 milioni di euro.

"La nostra pazienza quasi al limite, qualcuno si dovrebbe chiedere perché siamo qui"
"Se siamo qui significa che siamo a un punto quasi limite di pazienza, per mettere insieme 12 associazioni tra cui alcune concorrenti tra loro. Se siamo qui tra artigiani, commercianti, cooperative, industriali, qualcuno si dovrebbe chiedere perché'' ha aggiunto Boccia. "La politica è una cosa troppo importante per lasciarla solo ai  politici. Noi stiamo facendo proposte di politica economica  per evitare danni al Paese. Lo stiamo facendo con una logica  di rispetto delle istituzioni, certo che se qualche ministro quando gli facciamo una proposta ci chiede una mail, ci  costringe a fare operazioni come questa di Torino. Il problema evidentemente non siamo noi".

Ddl Bilancio, Boccia: debole su crescita, serve manovra anticiclica
"Questa manovra è molto concentrata sui fini del contratto di governo e ha poco in termini di crescita, se poi aggiungiamo l'ansia dei cantieri Lione-Torino e il depontenziamento di alcuni strumenti, collegato al rallentamento dell'economia globale, al rallentamento della Germania e ai nostri dati, ci dovrebbero far comprendere che il Paese non ha bisogno di una  manovra cosiddetta espansiva ma anticiclica" ha concluso il presidente di Confindustria, ribadendo che questa manovra "è debolissima sulla crescita".

Merletti (Confartigianato): non possiamo perdere questo treno
"Non è nostro compito fare politica, ma oggi vogliamo lanciare un  messaggio politico alla politica: le grandi opere servono e il governo del cambiamento dovrebbe effettivamente cambiare qualcosa", afferma il presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti, sottolineando che quello da cambiare è che "ciò che è fatto è fatto, ciò che è da fare si studi, ma quello che si sta facendo bisogna portarlo a termine. E farlo il più velocemente possibile". Per Merletti, "dire no è sempre molto comodo, sebbene sia strano che a dirlo siano proprio  coloro che dovrebbero difendere questo tipo di mobilità (su rotaia, ndr). Noi per le nostre aziende abbiamo dato sudore, lavoro, e in qualche caso, perfino sangue, perché alcuni di fronte al fallimento delle loro aziende si sono tolti la vita: non possiamo perdere questo treno", ha concluso il presidente di Confartigianato.

Giansanti (Confagricoltura): senza infrastrutture fatica sui mercati
"Non siamo qui contro qualcosa ma per l'Italia, siamo tutti per l'Italia, per le infrastrutture e un progetto di crescita" dice il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, denunciando che senza infrastrutture  "facciamo fatica ad andare sui mercati", mentre per la promozione del Made in Italy sono essenziali, soprattutto in un quadro in cui "sul commercio internazionale decidono quattro persone: i presidenti di Stati Uniti, Cina, Russia e India" e l'Italia corre così il rischio di "essere tagliata fuori". Per Giansanti "è arrivato il momento di ascoltare le politiche delle imprese", sottolineando che al Paese serve  "una forte politica di infrastrutture e una forte politica di accordi internazionali".

Casasco (Confapi): i Romani 2 mila anni fa per prima cosa fecero le strade
"Le  infrastrutture sono fondamentali. I Romani 2 mila anni fa per prima cosa fecero le strade. Non è solo un passaggio di merci, è un passaggio culturale. La Tav e' solo il primo passo'. Lo ha affermato il presidente di Confapi, Maurizio  Casasco, intervenendo alla manifestazione 'Infrastrutture per  lo sviluppo' in favore della Tav, sostenendo che al Paese  servono anche 'la banda ultra larga, la Pedemontana, il terzo  valico, i porti'. 'E' fondamentale che questo Paese abbia una  politica industriale e di sviluppo', ha continuato, sottolineando che 'per noi i numeri non sono quelli dei sondaggi elettorali, sono quelli del Pil, dell'occupazione,  del costo del denaro...', chiedendo al governo di 'abbattere  il cuneo fiscale e di ridurre la burocrazia' perche' piuttosto che fare politiche di tipo assistenziale 'il reddito viene dal lavoro e il lavoro lo danno le imprese'.

Vaccarino (Cna): senza infrastrutture non c'è crescita
'Senza infrastrutture non c'è crescita. Se ai segnali di rallentamento dell'economia si aggiunge il no alle  infrastrutture il rischio di avere una caduta di fiducia è grave" afferma il presidente di Cna, Daniele Vaccarino. "Cna è a favore delle infrastrutture da sempre. Abbiamo partecipato ai dibattiti  sulla Tav fin dall'inizio. E' assurdo che si vogliano bloccare opere che hanno avuto finanziamenti europei. La Tav è  fondamentale, può essere fonte di lavoro anche per le Pmi che possono essere coinvolte nelle opere minori e nelle manutenzioni'.

Sangalli (Confcommercio): diciamo sì a un Paese che va oltre fragilità strutturali
"Oggi il tempo necessario per compiere la tratta Torino-Lione è di poco inferiore alle 4 ore e nel 2030, con la nuova infrastruttura, scenderà a meno di 2,  così da connettere il nostro Paese all'Europa. Con la Torino-Lione si completerebbe, insomma, quella 'Metropolitana d'Europa' in grado di integrare ulteriormente e naturalmente il nostro Paese anche nei flussi turistici e commerciali europei" dice il presidente di Confcommercio, Giulio Sangalli. "Al di là dei passeggeri che si riconvertirebbero al treno da altri mezzi di trasporto (si parla di due milioni e mezzo di viaggiatori) con significativi effetti sull'impatto ambientale, ci sarebbe sicuramente un aumento importante di flussi", continua Sangalli. "Quella che abbiamo davanti- ricorda- è troppo spesso l'immagine di un Paese fragile, come abbiamo visto in occasione della tragedia del ponte di Genova. Ma la buona volontà non basta quando i costi sono enormi. Le carenze infrastrutturali e le conseguenti inefficienze logistiche e limiti di accessibilità costano, infatti, all'Italia circa 34 miliardi di euro l'anno in termini di Pil".

Di Maio in serata: ascolteremo il gruppo a favore tratta
"Noi ascoltiamo tutti, mercoledì ascolteremo con il presidente Conte e il ministro Toninelli, il gruppo che è sceso in piazza per la Tav" ha detto il vicepremier, lasciando la Camera, interpellato dai cronisti sulla manifestazione di Torino.

Salvini: aspettiamo i numeri dei tecnici
"Le manifestazioni pacifiche sono sempre benvenute. Io sono per i sì, sono per un'Italia che va avanti che costruisce, che progredisce, nel contratto di governo c'è l'analisi costi e benefici delle grandi opere, la Tap si fa, la pedemontana si fa, il terzo valico si farà, manca all'appello la Tav e aspettiamo i numeri dei tecnici" ha detto Matteo Salvini questa sera a Bruxelles.