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POLITICA

Governo spaccato

Tav: il Senato boccia la mozione 5S, passano le opposizioni. Concluso il vertice a Palazzo Chigi

Palazzo Madama ha approvato oggi solo i documenti a favore dell'opera. Il capogruppo del Carroccio: "Chi vota contro se ne assume la responsabilità politica". I 5Stelle: "Inciucio". Il Pd: "Conte vada al Quirinale"

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Maggioranza in fibrillazione dopo il voto di Palazzo Madama, che questa mattina ha bocciato la mozione 5S mentre ha approvato tutti i documenti delle opposizioni a favore della Tav. Questa sera si è tenuto un vertice a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il vicepremier Matteo Salvini. Al termine, il leader della Lega non ha rilasciato dichiarazioni. Fonti leghiste fanno sapere che l'incontro è stato "lungo, pacato e cordiale".

A Palazzo Chigi è presente l'altro vicepremier Luigi Di Maio, con il quale Conte potrebbe avere un colloquio separato da quello con Salvini.

Il Senato boccia la mozione 5S sulla Tav
Bocciata stamane in Aula la mozione M5S No Tav, passano tutte le altre mozioni a favore dell'opera. Approvata quella del Pd con 180 sì, 109 contrari e un astenuto. La mozione Bonino ha ottenuto 181 sì, 107 no e un astenuto. Quella di FdI è passata con 181 sì, 109 no e un astenuto. Infine quella di FI ha preso un voto in più ottenendo 182 voti favorevoli, 109 no e 2 astenuti.

La mozione del M5s contraria alla Tav è stata bocciata con 181 no, mentre i voti favorevoli sono stati 110.

Al Senato presente il vicepremier Matteo Salvini che ha cancellato l'iniziativa politica a Sabaudia (Latina) prevista in mattinata, prima tappa del suo tour agostano nel centrosud. Al momento sarebbero confermati invece i comizi ad Anzio (Roma) nel pomeriggio e ancora a Sabaudia in serata. Secondo indiscrezioni, Salvini avrebbe mandato un sms ai suoi: "Non andate in ferie".

Anche il vicepremier Luigi Di Maio è presente in Aula al Senato. Si è seduto accanto ai ministri 5s Riccardo Fraccaro e Danilo Toninelli. Al momento dell'ingresso in Aula di Di Maio, l'altro vicepremier, Matteo Salvini, era fuori. Al rientro, fra i due vicepremier non c'è stato alcun cenno di saluto.

Governo diviso
In Aula il viceministro all'Economia Massimo Garavaglia e il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento Vincenzo Santangelo esprimono orientamenti diversi sulle mozioni Tav.  Per Garavaglia, intervenuto a titolo personale, "la posizione della Lega è nota da tempo: invitiamo a votare a favore della Tav e contro chi blocca il Paese".  

Santangelo, chiamato a esprimere i pareri del governo sulle mozioni, si rimette all'aula. "Ci rimettiamo alla decisione dell'Aula", dice nell'emiciclo del Senato.

Pd taglia la sua mozione per garantire voto in Aula 
Solo tre righe: il Pd taglia la sua mozione a favore della Tav. "Il Senato impegna il Governo - si legge - ad adottare tutte le iniziative necessarie per consentire la rapida realizzazione della nuova linea ferroviaria Tav Torino-Lione". Una scelta, quella di asciugare il testo,compiuta con l'obiettivo - viene spiegato - di assicurare che il testo sia messo in votazione in Aula e non votato per parti separate.

Romeo (Lega): votiamo sì alla mozione del Pd 
La modifica del Pd alla sua mozione sulla Tav? "Sono due righe, la votiamo certamente, votiamo si'". Lo dice Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato. 

"La mozione M5s impegna il parlamento e non il governo, ma la questione politica resta. Se fate parte del governo dovete essere a favore della Tav". Lo ha detto il senatore Massimiliano Romeo della Lega durante le dichiarazioni di voto sulla Tav.

"Il governo può cadere anche prima di settembre", ha detto ieri il leader della Lega esprimendo il suo dissenso per la manovra pensata da Tria e altre scelte degli alleati. Ma in serata Palazzo Chigi frena: il voto di oggi "non prefigura in alcun modo un sindacato sull'operato del governo né tanto meno sull'operato del presidente del Consiglio". E un sì o un no alla mozione - rimarcano fonti vicine al premier Conte - di fatto non cambierà le scelte già fatte a meno di non avviare una procedura in questo senso. Il governo, tuttavia, resta in bilico.