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ECONOMIA

L'incontro al Mise

Telecom, salta assunzione di 4 mila giovani, previsti 1700 esuberi. I sindacati: "Inaccettabile"

L'azienda ha anche evidenziato la necessità di intervenire sui costi aziendali di alcune attività tra cui quella dei call center. Nuova riunione il prossimo 29 giugno. Uil e Cisl si dicono pronti al confronto per limitare i tagli

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Telecom Italia ha annunciato a sindacati e Mise un piano fino a 1.700 esuberi da individuare, in maniera particolare, sulle aree di staff, director assistance, cross activity e parte di IT. Un piano "inaccettabile" commenta il segretario Slc Cgil Michele Azzola. Critici anche Uilcom e FistelCisl.

La proposta di Telecom
L'azienda ha illustrato il programma che prevede la riduzione degli organici nelle aeree di staff e in altri segmenti produttivi la cui gestione dovrà necessariamente avvenire attraverso un accordo sindacale. È stata evidenziata anche la necessità di intervenire sui costi aziendali di alcune attività tra cui quella dei call center. Su questi temi le parti proseguiranno, nei prossimi giorni, il confronto in sede sindacale e si riuniranno nuovamente al Mise il 29 luglio con l'obiettivo di individuare i termini di un accordo che il governo si impegna a favorire in tempi brevi.

Salta l'assunzione di 4mila giovani
Il gruppo accantona dunque il progetto per l'assunzione di 4mila giovani "in attesa della definizione di una normativa che sostenga il ricambio generazionale nelle aziende con elevata età media, permettendo allo stesso tempo la tutela del livello occupazionale". Le assunzioni di giovani, nell'arco di quattro anni, sarebbero state possibili grazie alla solidarietà espansiva. Uno strumento che, pur ipotizzato tra i campi di intervento della legge delega di riforma del mercato del lavoro, non e' stato ancoro inserita nei decreti attuativi del Jobs Act.

Cgil: "Inaccettabile"
Il piano di Telecom presentato ai sindacati "è inaccettabile". Questo il giudizio di Michele Azzola, segretario nazionale di Slc Cgil, al termine dell'incontro al minsitero dello Sviluppo economico. "L'azienda ha parlato di 1.700 esuberi, di cui 1.200 impiegati, 150 lavoratori del vecchio servizio 12, altri 200 dell'area i.t e 150 del magazzino della rete - riferisce Azzola - Ma il 27 marzo 2013 abbiamo firmato un accordo secondo cui, a fronte di un aumento della produttività e un abbattimento del salario, si sarebbe proceduto a internalizzare le attività per azzerare gli esuberi. Dichiarare ora altri esuberi significa disdettare quell'accordo che ha comportato sacrifici ai lavoratori ma offerto benefici all'azienda. Rimettere in discussione l'accordo è inaccettabile".

Uil e Cisl: tavolo aperto
"Per quello che ci riguarda siamo da subito disponibili ad aprire un confronto in merito alla discussione sulla gestione degli esuberi, una manovra che dovrà tenere sempre ben presente la tutela dei lavoratori interessati anche attraverso l'utilizzo degli strumenti normativi in vigore" afferma Salvo Ugliarolo, segretario generale della Uilcom. Quanto al progetto di spin off per la divisione del caring, Ugliarolo spiega che "come Uilcom, abbiamo ribadito la nostra totale contrarietà alla societarizzazione, sostenendo l'importanza del mantenimento del perimetro aziendale".

 "Il tavolo è aperto" ha commentato Vito Vitale della Fistel Cisl "andremo alla prossima convocazione per trovare un accordo che ci consenta di limitare gli esuberi e di mantenere il caring all'interno del perimetro societario".