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MONDO

Resta alta la tensione

Italia-Francia. Il ministro Castaner: "Non mi faccio convocare". Salvini: lieto di ospitare collega

Il Sole 24 Ore: Air France-Klm si sarebbe "sfilata" dal salvataggio Alitalia. Confindustria, appello a Conte: "Normalizzi i rapporti"

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Il ministro francese Castaner
Resta alta la tensione tra Italia e Francia dopo che ieri il Quai d'Orsay - con una mossa senza precedenti in tempi di pace - ha richiamato a Parigi l'ambasciatore a Roma. Il portavoce del governo francese ha detto: "Non è una decisione permanente ma era importante dare un segnale".

Intanto il ministro dell'Interno francese Castaner, commentando ai microfoni di Bfm Tv le parole dell'omologo Matteo Salvini, ha detto "Non mi faccio convocare". Il ministro dell'Interno italiano aveva annunciato: "La prossima settimana incontrerò a Roma il ministro degli Interni francese. Lo convocherò perché voglio risolvere la situazione, con i no non si va da nessuna parte". "Al ministro francese - aveva detto Salvini - chiederò che vengano rimandati in Italia i 15 terroristi che si trovano in Francia". 

"Non mi faccio convocare" dal titolare del Viminale Matteo Salvini, anche perché con lui "ci siamo già scambiati le nostre opinioni, pure sulle questioni migratorie: il dialogo tra di noi è costante, e deve essere rispettoso", ha spiegato Castaner.  "Ieri ho incontrato il sottosegretario del ministero di Salvini in una riunione a livello europeo", ha detto il ministro francese. "I viaggi diplomatici non devono farsi di nascosto ma in maniera ufficiale". 

Salvini: sarò lieto di ospitare il mio collega
"Ovviamente io non voglio né posso convocare nessuno: sarò lieto di ospitare in Italia, il prima possibile, il mio collega francese per discutere e risolvere i problemi": lo ha ribadito il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Preoccupato per le tensioni con Parigi il Presidente della Repubblica Mattarella, che chiede di "ristabilire la fiducia reciproca". Il premier conte rassicura: sono serenissimo.

La questione Sea Watch
 "L'impegno della Francia sulla Sea Watch è mantenuto". Così all'Adnkronos un portavoce dell'Eliseo. Questa mattina fonti del Viminale avevano spiegato che la Francia dei migranti della Sea Watch avrebbe preso "solo persone che hanno bisogno di protezione e non migranti economici'", riferendosi al caso delle 47 persone, fatte sbarcare a Catania lo scorso 31 gennaio

Secondo quanto riferito da fonti del Viminale in mattinata, Parigi avrebbe appoggiato "l'Italia per chiedere rimpatri più efficaci in alcuni paesi africani a partire dal Senegal". Le stesse fonti avevano riferito: "Ora ci si aspetta che Parigi dimostri con i fatti la buona volontà, collaborando per rimpatriare al più presto decine di senegalesi irregolari che si trovano in territorio italiano".

Griveaux: "Richiamo ambasciatore è un segnale"
"È un segnale" per l'Italia il richiamo dell'ambasciatore francese a Roma. Questo dice stamattina il portavoce del governo francese Benjamin Griveaux. "È un segnale" perchè l'Italia è "un alleato storico" di Parigi e "uno dei paesi fondatori dell'Unione europea", ha detto il portavoce del governo. Mentre i due leader politici del governo italiano, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, si sono dichiarati "disponibili" al dialogo con il governo francese, Benjamin Griveaux ha osservato che "il dialogo non è mai stato rotto", sottolineando che "c'è un capo del governo in Italia, è Conte", che Macron ha "già incontrato più volte".




Incontro Macron-Salvini? Il premier italiano è Conte
"Il dialogo non è mai stato spezzato, ma c'è anche un presidente del Consiglio in Italia, si chiama Giuseppe Conte, è lui il capo del governo italiano e Macron lo ha già incontrato molte volte". Così il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux, ha risposto ai microfoni di Europe 1 a una domanda sulla disponibilità espressa ieri da Matteo Salvini a incontrare il presidente francese.

Fico: indice rapporti tesi
Il presidente della Camera, Roberto Fico, a margine di un evento a Napoli, si è soffermato sul ritiro dell'ambasciatore francese dall'Italia. "Rientra in rapporti sicuramente tesi ma reciproci. da questo punto di vista. Io osservo una reciprocità nei rapporti tesi e non di unilateralismo".

Poi sulla questione gilet gialli fa una distinzione: "Stiamo parlando di politica da questo punto di vista, quindi stiamo parlando di elezioni Europee e per questo non è un dato che mi interessa. A me interessa molto di più la questione istituzionale che con la Francia va avanti".

Il Sole 24 Ore: Air France-Klm si sarebbe "sfilata" dal salvataggio Alitalia
Air France-Klm si sarebbe "sfilata" dalla partita sul salvataggio di Alitalia. Lo riporta il Sole 24 Ore, citando "fonti autorevoli" che hanno spiegato la decisione con motivi politico-istituzionali in seguito al richiamo a Parigi dell'ambasciatore a Roma. Le Fs, ricorda il quotidiano, in contatto con il ministero dello Sviluppo, erano orientate a scegliere come partner industriale l'americana Delta, che aveva annunciato la disponibilità ad acquisire il 40% della nuova Alitalia insieme al vettore franco-olandese. La quota sarebbe divisa in parti uguali. A questo punto i giochi si riaprono ma trovare una soluzione è più difficile, aggiunge il Sole, Lufthansa rimane interessata, ma non ha lo ha formalizzato.

Di Maio: "L'entusiasmo di Air France non si è raffreddato adesso"
"Sto seguendo il dossier alitalia da diversi mesi. l'entusiasmo di air france non si e' raffreddato adesso". Così il vicepremier Luigi Di Maio, rispondendo alle domande dei cronisti a Roccaraso, in Abruzzo. 

Confindustria, appello a Conte: "Normalizzi i rapporti"
Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, fa un accorato appello al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, perche' scenda in campo direttamente per normalizzare i rapporti bilaterali con la Francia. "Permettetemi un appello al premier Conte, che e' stato garante di tutti noi italiani per evitare la procedura d'infrazione", e "ora sia garante di tutti noi per la normalizzazione dei rapporti diplomatici e quelli tra i governi di Italia e Francia", ha detto Boccia a margine della due giorni di Connext.

Toninelli: "Nessuno scontro con la Francia, popolo amico"
"Non c'è nessun tipo di scontro con la Francia". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli., precisando che "è un popolo amico".

"Peccato Parigi non abbia chiesto scusa per la Libia"
"La Francia commise un grave errore nel 2011 e ne stiamo pagando le conseguenze noi italiani principalmente". Riferimento all'intervento in Libia, deciso da Sarkozy.  "E' un peccato che non chiedano scusa", detto il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli interpellato sulla crisi con la Francia a margine dell'inaugurazione dello smontaggio del ponte Morandi.

"Parliamo con parte sana dei gilet gialli"
I gilets gialli "sono una forza politica in corso di costituzione. E' un gruppo di persone che si e' opposto a un modo di fare politica che pensava principalmente alle e'lite. Mi pare che Macron debba comprendere ciò'", dice ancora Toninelli, parlando dell'incontro tra gli esponenti del governo e i gilets jaunes a Roma. "Hanno un dibattito interno, si stanno costituendo: noi ci interfacciamo a loro con totale rispetto dicendo che abbiamo dei mezzi gratuiti, come Rousseau, in cui si possono verificare le persone. Se serve possiamo dare loro una mano e fate attivita' politica a vantaggio delPopolo francese - ha aggiunto il ministro - Parliamo con la parte sana dei gilets gialli". Secondo Toninelli, "il partito di Macron è alleato con il partito di opposizione  italiano", quindi - sostiene il ministro - "che stranezza c'e' se un partito di maggioranza va ad incontrare dei candidati o membri di un partito di opposizione francese. Da quando è vietato?" 

L'Ateneo di Torino espone bandiera della Francia
La bandiera francese sventola dalla finestra del rettorato dell'Università di Torino. "Vorrei vederne mille alle finestre", dice il rettore Gianmaria Ajani. Proprio oggi, a Torino, c'è stato un incontro con i rettori di Oltralpe per un progetto di università europea. "La collaborazione dell'ateneo con le università transalpine è da tempo consolidata - aggiunge - inoltre il capoluogo piemontese è storicamente francofila. Torino ha bisogno di una connessione con la Francia sia culturale sia logistica". 

Ieri bandiera francese al balcone del municipio di Cuneo
Una bandiera francese è stata appesa ieri al balcone del Municipio di Cuneo, città piemontese vicina al confine di stato, in segno di "amicizia", dopo l'annuncio di Parigi di avere richiamato l'ambasciatore di stanza a Roma. Il tricolore sventola accanto alle bandiere di Italia e Ue. L'iniziativa - dice il sindaco Federico Borgna (Pd) - è "gesto di amicizia verso i cugini francesi e all'insegna dei valori più profondi dell'Europa che non possono essere messi in discussione e strumentalizzati a fini elettorali".