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ITALIA

La vicenda risale a giovedì

Terni, dodicenne aggredita per il crocifisso; padre difende il figlio: "Religione non c'entra nulla"

Il padre del dodicenne africano che avrebbe dato un pugno ad una compagna di classe che indossava un crocifisso: "Una lite tra ragazzi". Testimone dell'accaduto la madre della dodicenne, "Se lui chiede scusa pronti a perdonarlo"

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"Mio figlio non ha niente contro la religione cattolica, non capisce neanche cosa è una croce. Poi come fa a dire qualcosa contro se non parla italiano?". Il padre del dodicenne africano che giovedì, a Terni, avrebbe dato un pugno ad una compagna di classe che indossava un crocifisso al collo, difende il figlio. Parla di una lite tra ragazzi nella quale nulla c'entra la religione. Racconta: "Ogni pomeriggio va nella chiesa vicino casa nostra e lì fa i compiti e gioca. Quindi - si chiede - come fa a dire che uno che porta la croce non lo vuole vedere? Non è possibile".

Racconta inoltre che suo figlio già dai primi giorni di scuola sarebbe stato preso in giro dagli altri bambini. Secondo il padre del ragazzino africano, inoltre, il pugno alla sua compagna di classe sarebbe l'atto finale di un litigio tra i due partito già nella mattinata, e del quale l'uomo era stato informato dalla scuola. "È stato un litigio tra ragazzini, le maestre lo sanno", è la sua conclusione.

Differente la versione della madre della dodicenne aggredita; è stata lei a fermare il ragazzo subito dopo l'aggressione e a raccontare l'accaduto ai carabineri. "Non vogliamo niente, neanche risarcimenti, se lui chiede scusa a mia figlia siamo pronti anche a perdonarlo, ora però ci sia più vigilanza e attenzione". La ragazzina guarirà in 20 giorni. Intanto, sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dell'Interno Angelino Alfano. "Nessuno - ha commentato - costringe chi non è italiano a stare in Italia. Chi non condivide i nostri valori, chi ritiene di stare male nel nostro Paese perché magari non ha la nostra stessa religione, è liberissimo di andare via. Detto questo, bisognerà vedere fino in fondo che è successo".