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ITALIA

#nondimentichiamoli

Terremoto, ad Amatrice cerimonia di commemorazione delle vittime

A un mese dal sisma, la Rai ha realizzato uno speciale di tre giorni (23, 24 e 25 settembre) in diretta dai luoghi del sisma. Titolo dell'iniziativa: "3.36 #nondimentichiamoli". Un lungo racconto con trasmissioni e approfondimenti e dirette, con servizi, ospiti e testimonianze che si sono alternate su RaiNews24, Tg3, Tgr e Radio 1. 

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Ad Amatrice cerimonia per ricordare le 298 vittime del terremoto nel Centro Italia. Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, insieme al vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, ha scoperto una lapide commemorativa presso il Parco comunale P.G. Minozzi in ricordo delle vittime del sisma del 24 agosto scorso. A un mese dal sisma il commissario alla Ricostruzione Vasco Errani assicura: "Ricostruiremo tutto, Verrà risarcito chi ha diritto, ma non accetteremo assalti alla diligenza". 

La Rai ha dedicato tre giorni di approfondimenti e speciali al terremoto in Centro Italia. Esprime soddisfazione Il direttore generale Campo Dall'Orto che si è detto orgoglioso di questo lungo racconto.  "E' dovere del servizio pubblico" ha scritto in una nota il direttore generale " non smettere di raccontare i luoghi e le storie della tragedia che un mese fa ha colpito la popolazione del Centro Italia". Campo dall'Orto ha anche sottolineato che, per raccontare il terremoto, per la prima volta, sabato, su Rainews e Raitre è andata in onda una diretta congiunta di tre testate, tra cui la Tgr. Si tratta, scrive il direttore generale, di "una forte e inedita collaborazione tra le testate, esempio di un gioco di squadra che sarà sempre più parte integrante della filosofia della nostra azienda. 

Prosegue la maratona di solidarietà per le popolazioni colpite dal terremoto. Finora con le donazioni effettuate tramite il numero della protezione civile 45500 sono stati raccolti 14.756.000 euro. E con il contributo della marotona della Rai, ad un mese dal sisma, è stato possibile raccogliere 115mila euro in soli due giorni. L'obiettivo è arrivare, entro stasera, a raggiungere quota 15 milioni. Se volete continuare a sostenere la causa, ricordiamo ancora una volta il numero solidale della protezione civile: 45550. E' possibile donare due euro con sms o chiamando da rete fissa. 




Il sindaco di Amatrice: "Questa è una comunità forte"
"Ho pensato che un parco giochi, dove ogni giorno ci sono tante famiglie, era il luogo più opportuno per portare un fiore in ricordo delle nostre vittime. Il dolore  ci dà la forza di fare le cose per bene, perché dopo una morte c'è sempre una vita, ieri c'è stato un battesimo qui ad Amatrice. Chiedo a chi è rimasto in piedi di non essere un terremotato". Così Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, durante la cerimonia. "Ora il nostro obiettivo è quello di rinascere a Pasqua, di tornare nelle nostre case e che riprendano le attività che non ci sono più. Sono convinto - ha concluso il sindaco di Amatrice - che questa è una comunità forte. Dobbiamo esserlo per gli amici che non ci sono più".

Errani: "Non accetteremo assalti alla diligenza"
"Il cratere sismico ha una dimensione scientifica. Non accetteremo assalti alla diligenza: chi ha diritto avrà non un euro in meno ma nemmeno un euro in più. E questo riguarda anche imprese, beni culturali, chiese: i danni da terremoto saranno risarciti al 100%, ovunque siano avvenuti", ha detto il commissario per la ricostruzione Vasco Errani, partecipando all'inaugurazione della 'cittadella' donata dall'Emilia Romagna alla comunita' terremotata di Montegallo (Ascoli Piceno). 

Le vittime e gli sfollati
Sale a 298 il numero totale delle vittime del terremoto che ha colpito l'Italia centrale. Ad un mese esatto dalla prima scossa, è morto un anziano di Amatrice Renato Marsicola, 94 anni, che dopo la scossa era stato ricoverato nell'ospedale San Salvatore di L'Aquila, nel reparto di rianimazione e da qui trasferito in geriatria tre settimane dopo. Con il suo decesso il numero delle vittime nel solo territorio del reatino, che ha avuto il maggior numero di perdite, sale a 247.

Circa 3mila, invece, sono le persone ospitate nelle aree di accoglienza e negli alberghi, numero sceso progressivamente dal 5 settembre quando si era registrato la quota maggiore di persone accolte, pari a 4.800. In questi giorni si sta procedendo alla progressiva chiusura dei campi e si sta lavorando per l'accoglienza in alloggi temporanei. Proseguono le verifiche di agibilità: dal 29 agosto ne sono state realizzate 754, di cui 648 su plessi scolastici: tra questi ultimi 466 sono stati ritenuti agibili (quasi il 72%). I sopralluoghi sulle abitazioni private sono stati fino 8.185 e quasi il 47% degli edifici è stato dichiarato agibile (quasi il 47%). Per quanto riguarda i beni culturali sono oltre 800 gli immobili su cui sono stati fatti controlli. Ci vorrà però ancora del tempo, circa 7 mesi, per l’arrivo delle casette in legno. Il decreto sulla ricostruzione sarà pronto per il 2-3 ottobre.

Ancora scosse
A un mese dal terremoto che nella notte del 24 agosto, alle 3 e 36, devastò Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, la terra non smette di tremare. Venerdì sera alle 22.03 una scossa di magnitudo 3,8 è stata avvertita tra Norcia, Accumoli e Arquata del Tronto. 

Renzi: basta piangere il giorno dopo, fare prevenzione
"238 persone salvate, ma da Presidente del Consiglio vi dico che non basta essere bravi nell'emergenza", ha detto ieri il presidente del Consiglio Matteo Renzi, durante un intervento a un'iniziativa a favore del "sì" al referendum costituzionale al Teatro Metastasio di Prato.

"Oggi dobbiamo prendere un impegno, è dura piangere il giorno dopo tutte le volte, è dura vedere le vittime del dissesto idrogeologico - ha aggiunto Renzi -. Da babbo mi sono sentito di fare una proposta a tutti i partiti politici: mettiamo da parte le distinzioni politiche, litighiamo su riforme, legge elettorale, Jobs act ma sul punto fondamentale della tutela del territorio dei nostri figli facciamo un patto comune. E' nata Casa Italia. Mettiamo in campo un cambiamento: anzichè piangere il giorno dopo o essere bravi nell'emergenza pensiamo alle prossime generazioni".

"Il nostro Paese ricostruirà i territori colpiti del terremoto come erano prima e più belli di prima" - ha sottolineato ieri il premier in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Il nostro obiettivo - ha proseguito - per le prime e le seconde case e per gli esercizi commerciali, è riportare tutto a come era prima. La ricostruzione non sarà un fatto strettamente amministrativo. Valorizzeremo le comunità", ha ribadito. 

"Il mio primo pensiero- ha detto Renzi- va alle vittime, alle famiglie, ai sopravvissuti e a chi cerca di ricominciare a vivere sapendo che nulla sarà più come prima". Ora, anche se "i riflettori si abbassano, questo non toglie niente al loro dolore e nostro dovere di farci carico alle sofferenze". Renzi torna infine a ringraziare tutti coloro che sono "intervenuti nell'emergenza". La ricostruzione post terremoto – ha continuato è sempre problematica ma non sarà mai un fatto amministrativo, serve un forte senso delle comunità".  

Curcio: danni per 3-4 miliardi, ma cifra forse in difetto
Il capo del dipartimento protezione Civile  Fabrizio Curcio ha fatto il punto sulla macchina dei soccorsi. "Per quello che abbiamo potuto vedere, le cifre sui danni dovrebbero aggirarsi sui 3-4 miliardi, ma non sono numeri certi, forse vanno letti anche in difetto". "A oggi - ha detto Curcio - abbiamo 3.000 assistiti, di cui 2.500 ancora in tenda. La nostra priorità è chiudere le tendopoli, ma dobbiamo essere seri, la data la stiamo costruendo, perché  le condizioni non permettono di dare delle date".

"Il problema è anche di psicologia e di rapporti con il territorio, ci sono problemi anche per far rientrare la gente nelle case agibili", ha aggiunto. "Questo fine settimana ci sarà una riduzione importante, c'è la convinzione di molti di poter lasciare le tendopoli", ha proseguito Curcio. Intanto si sta lavorando all'attivazione del Fondo di solidarietà europeo: “E’ un lavoro importante che ci consentirà di accedere a delle risorse che saranno non meno di 3-4 miliardi, ma è una cifra assolutamente orientativa".