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ITALIA

Il nuovo sisma in Centro Italia

#Terremoto, gli abitanti di Norcia chiedono le tende. Renzi: "Container entro Natale"

Cdm straordinario con i governatori delle Regioni colpite. Tornerà la chiesa di San Benedetto a Norcia, come quella di Assisi', aggiunge Renzi. Le immagini dei satelliti indicano che con la scossa del 30 ottobre il suolo si è abbassato fino a 70 centimetri. 15 mila le persone assistite

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Dopo il devastante terremoto di 6.5 e le centinaia di repliche, a Norcia monta la protesta degli abitanti: "Ridateci le tende" è la richiesta che arriva dalla maggior parte delle persone che hanno scelto di rimanere in città pur avendo le case inagibili o non potendo rientrare per la paura o perché all'interno della zona rossa. La Regione assicura che saranno montate tensostrutture collettive. Intanto dal Consiglio dei ministri arrivano più poteri per il capo della protezione civile e più forze dell'ordine oltre che un decreto entro 72 ore. Il premier Matteo Renzi assicura "container entro Natale e poi le casette di legno in sei-sette mesi.

Alcune migliaia di nursini hanno deciso di rimanere: sono state allestite tre grandi tende comuni in grado di ospitare circa 300 persone. Nei pressi della tensostruttura utilizzata come mensa è stato anche sistemato un autobus che può accogliere 50 sfollati. Renzi è contrario all'idea delle tendopoli: 'Non possiamo avere le tende per qualche mese in montagna, sotto la neve. Ci sono gli alberghi'. Sono quindicimila le persone assistite dalla Protezione civile. E ci sono anche oltre 3.000 persone fuori casa nel Teramano. "La chiesa di San Benedetto a Norcia ritornerà - ha specificato Renzi dopo il Cdm - . Tutti noi sappiamo che quei simboli del terremoto devono tornare, così come la chiesa di Assisi. Questo è il punto chiave, i cittadini devono sentire lo Stato con loro".

La terra continua a tremare, 107 le scosse nella notte
Proseguono senza sosta le scosse di terremoto tra Marche, Umbria e Lazio. Con l'ultima replica di magnitudo 2.4, rilevata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia in provincia di Macerata, sono 107 le scosse registrate dalla mezzanotte alle 6,39 nelle aree tra Rieti, Macerata, Perugia e Ascoli Piceno. Una scossa si e' registrata anche in mare. La sala sismica dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha infatti registato un movimento tellurico, di magnitudo 2.4 nel Mar Ionio settentrionale, alle 5,32, ad una profondità di 36 chilometri.

Suolo sprofondato di 70 cm
Il suolo è sprofondato fino a 70 centimetri, dopo la terribile scossa di magnitudo 6,5 che alle 7.40 di domenica 30 ottobre ha colpito la zona di Norcia. A misurare l'impronta del sisma, il più forte dal 1980, è stato l'occhio del satellite Sentinel 1 dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) i cui dati preliminari sono stati elaborati dagli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dell'Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'Ambiente (Irea) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). ''L'entità della deformazione non ci sorprende perché è legata all'intensità del terremoto che l'ha generata'' all'ANSA Simone Atzori dell'Ingv. E' un abbassamento distribuito, ''che va da 0 centimetri fino ai 70 centimetri nella zona di Castelluccio, una frazione di Norcia''. Nelle prossime ore, ha aggiunto, quando avremo elaborato più informazioni, e quando arriveranno anche le immagini dei satelliti Cosmo SkyMed, dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), e del satellite giapponese Alos 2, si potrà sapere qualcosa in più anche sulla faglia che si è rotta il 30 ottobre e ''se è un prolungamento di quella che ha generato i terremoti del 24 agosto nel reatino e del 26 ottobre tra Perugia e Macerata''. Gli esperti infatti sono al lavoro anche per comprendere se dal 24 agosto a oggi si sono attivati vari segmenti della stessa faglia o segmenti di faglie molto vicine. Nel primo caso è ''come un gessetto che si rompe in tanti pezzi,'', ha spiegato il sismologo Salvatore Mazza, dell'Ingv. Nel secondo caso, invece sono faglie molto vicine che vengono 'contagiate'. E' una sorta di effetto domino, ha detto l'esperto, ''dovuto allo sforzo che si redistribuisce sulle altre faglie e che può indurre movimenti successivi''. Quando le faglie 'contagiate' riescono ad assorbire lo sforzo non si rompono, quando invece sono già cariche di energia, e non riescono a farlo, si rompono. Per gli esperti dunque i tre terremoti sarebbero collegati fra loro e potrebbero far parte di un'unica sequenza iniziata il 24 agosto