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MONDO

Farnesina: 18 connazionali ritrovati

Terremoto in Nepal, si temono 10mila vittime. Rintracciati 347 italiani, ma 10 non si trovano

Il terremoto di magnitudo 7.8 di sabato scorso ha provocato oltre 4.400 vittime accertate ma il bilancio è destinato a salire. Secondo l'Onu, sarebbero 8mila i deceduti 

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Grazie alla ripresa parziale delle telecomunicazioni cellulari e al fatto che i soccorsi hanno potuto raggiungere alcune zone remote del Nepal, la ricerca costantemente effettuata dall'Unità di crisi del ministero degli Affari Esteri ha dato i suoi esiti, consentendo di  riprendere i contatti con diversi connazionali che non si riuscivano a rintracciare. Al momento scende quindi a una decina il numero degli italiani che la Farnesina sta ancora cercando di contattare. Lo riferisce lo stesso ministero degli Esteri.

Le vittime
Le vittime del devastante terremoto che sabato ha colpito il Nepal potrebbero essere 10mila. Lo ha dichiarato il premier Sushil Koirala secondo il quale i morti accertati sono 4.349 e 7.953 feriti. Per l'Onu sono 8 milioni le persone colpite del sisma e di queste, 1,4 milioni, sono a corto di cibo. Koirala ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché fornisca tende, medicine ed assistenza sanitaria per la cura e la riabilitazione delle vittime del sisma.  

Un bilancio destinato a salire
I numeri restano incerti e del resto il bilancio del terribile sisma di magnitudo 7.8 sale di ora in ora a mano a mano che i soccorsi riescono a raggiungere le aree più remote del piccolo Paese che si stende sulla catena dell'Himalaya tra India e Cina. Un milione di persone hanno perso la loro casa. 

Un milione i senza tetto
Sono circa un milione i senza tetto secondo le stime del ministero dell'Interno riferite dal quotidiano The Himalayan Times. Il Centro nazionale delle operazioni di emergenza (Neoc) calcola che circa 6,6 milioni di persone sono state colpite in varia misura dal sisma in 34 distretti. Diverse località, nelle vallate più remote, sono ancora isolate e non sono state raggiunte dai soccorsi. Il governo stima inoltre che ci siano 400mila edifici distrutti. Per i soccorsi sono a disposizione 13 elicotteri, tra cui tre inviati dall'India, che sono impegnati a trasportare i feriti negli ospedali di Kathmandu.  

Due aerei per il rimpatrio
Taffuri ha aggiunto che la Farnesina sta "predisponendo dei voli per recuperare (i connazionali) in maggiore difficoltà. Il primo partirà già oggi ma poi (l'atterraggio) dipenderà dalle condizioni dell'aeroporto (di Kathmandu che è congestionato) ma auspichiamo che già in serata o nelle prime ore di domani riusciremo a portare via un primo nucleo di connazionali". "Un secondo aereo è in programmazione porterà stavolta degli aiuti, sarà più capiente, e riporterà poi il resto dei connazionali, che non sono tutti a Kathmandu e debbono avere il tempo di raggiungere la capitale" ha concluso il capo dell'Unità di Crisi della Farnesina.

4 italiani tra le vittime 
Sono quattro gli italiani morti nella zona di Langtang, tuttora difficilmente accessibile. Si tratta degli escursionisti Renzo Benedetti e Marco Pojer e degli speleologi Oskar Piazza e Gigliola Mancinelli. Quest'ultima si trovava nella zona di Langtang insieme a Piazza e ad altri due italiani che sono riusciti a salvarsi seppur con qualche frattura: Giuseppe Antonini e Giovanni Pizzorni. Entrambi sono riusciti a mettersi in contatto con i familiari.  

Unità di crisi della Farnesina a Kathmandu 
Da Pechino, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha annunciato che una squadra dell'Unità di crisi della Farnesina è arrivata a Kathmandu per continuare le ricerche degli italiani dispersi, in tandem con un 'advanced-team' della Protezione civile. Le segnalazioni pervenute alla Sala Operativa dell'Unità di Crisi nel corso delle ore successive al sisma di sabato hanno consentito di rintracciare fino ad ora - oltre agli 8 turisti inizialmente registrati su www.dovesiamonelmondo.it - più di 300 connazionali non registrati che erano presenti nell'area colpita dal terremoto.

Ricerca online dei dispersi 
La Croce Rossa ha creato un database dove è possibile cercare familiari o amici dispersi. In Francia mancano all'appello ben 676 persone, in Spagna 117 e in Gran Bretagna almeno 90. Ma le ricerche sono rese ancor più difficili dalle scosse che continuano a far tremare il Nepal. L'ultima di magnitudo 5.1 nel pomeriggio di ieri.