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ITALIA

Terremoto, la cronaca dell'ultima ora

La terra non smette di tremare la notte dopo il terremoto. Sempre più tragico il bilancio: 247 morti

Notte difficile per gli sfollati nei campi allestiti dalla Protezione civile.  Sono 1.500 le persone rimaste senza casa nelle sole aree marchigiane. Per il Cnsas, il bilancio provvisorio è di oltre 250 vittime, 200 di queste nella zona di Amatrice. La procura di Rieti apre inchiesta su crollo degli edifici ristrutturati recentemente

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La terra continua a tremare senza sosta nelle zone colpite dal terremoto. 

Solo dalla mezzanotte se ne sono registrate oltre 60 di magnitudo 2 o superiore: la piu' forte e' stata una di  4.5 all'e 5.15 con epicentro tra  Accumoli e Arquata. La scossa è stata per fortuna di breve durata ma è stata avvertita distintamente anche a Roma.  
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Fino ad ora sono state registrare 460 scosse. Lo ha riferito la risponsabile delle emergenze della Protezione civile, Titti Postiglione, durante il briefing presso la sede centrale della struttura. "Alle ore 7 - ha detto la Postiglione -, dall'inizio, sono 460 le scosse registrate. Ricordo che solo due sono state le scosse con magnitudo superiore a 5".

Le attività dei soccorritori sono proseguite per tutta la notte senza sosta ma purtroppo in molte aree si riducono le possibilità di trovare sopravvissuti. A Pescara del Tronto i cani molecolari non fiutano più segni di vita, hanno riferito due soccorritori.

Il bilancio sempre più tragico e destinato a salire
Intanto è sempre più tragico il bilancio delle vittime: secondo i dati forniti dalle prefetture e aggiornati a questa mattina le vittime accertate sono 247. La maggior parte, 190, in Provincia di Rieti e i restanti 57 in Provincia di Ascoli Piceno, soprattutto nel comune di Arquata del Tronto.

 Quanto alla stima delle persone che, vive o morte, potrebbero essere ancora sotto le macerie, "non mi azzardo a fare questo tipo di numeri", ha risposto il capo della Protezione civile, Curcio, sottolineando anche che "è complicato rispondere perché in questo periodo dell'anno in questi comuni vi è un aumento della popolazione". Curcio ha anche sottolineato che il bilancio ufficiale rimane comunque "aperto" e quindi destinato a crescere. Anche sugli ospiti (circa 35 quelli registrati) dell'Hotel Roma, il capo della Protezione civile ha detto di non avere dati "su quante persone siano uscite da lì". Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha detto che 6-7 corpi sono stati estratti dalle macerie dell'hotel e "altri ospiti sono ricoverati". I feriti ospedalizzati sono 264.

A Pescara Tronto è stata estratta ancora viva la bimba di circa 10 anni rimasta intrappolata sotto le macerie per circa 15 ore, mentre la sorella della piccola non ce l'ha fatta.

Sono 1.500 le persone rimaste senza casa, perché distrutta o inagibile, nelle zone delle Marche devastate dal terremoto. Lo rende noto la Protezione civile regionale. La maggior parte dei senzatetto si concentra nel comune di Arquata del Tronto e della frazione di Pescara del Tronto, rasa al suolo. 

Il governo dichiarerà in consiglio dei ministri lo stato di emergenza per le zone colpite dal terremoto. Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Rieti.

Cnsas, bilancio provvisorio: oltre 250 vittime, 200 di queste nella zona di Amatrice
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) nella mattinata di oggi ha estratto dalle macerie altre persone senza vita. Il bilancio provvisorio, nelle zone terremotate - secondo quanto riferisce lo stesso Cnsas - è di oltre 250 vittime, 200 di queste nella zona di Amatrice (Rieti). 

Ad Amatrice si cercano circa 30 persone sotto macerie dell'Hotel Roma
Nell'Hotel Roma c'erano "30-32 persone, i vigili del fuoco ne hanno recuperate quattro": questo il bilancio fatto oggi dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. Il Roma è un luogo celebre anche come ristorante per la amatriciana, il piatto che prende il nome dalla città.

La procura di Rieti apre inchiesta su crollo campanile e scuola
L'inchiesta aperta dalla procura di Rieti dovrà fare luce anche sui crolli che hanno interessato edifici ristrutturati recentemente, come la scuola di Amatrice e il campanile crollato ad Accumoli. 

Forze dell'ordine impegnate per impedire lo sciacallaggio
Soccorritori e forze dell'ordine segnalano il moltiplicarsi di episodi di sciacallaggio nel comune di Arquata, e in particolare nella frazione di Pescara del Tronto spazzata via dal terremoto di ieri. Secondo i soccorritori, in molti casi, si sono verificati episodi gia' nel corso della prima notte del sisma. Mentre stamani i carabinieri hanno intensificato i controlli in tutta l'area, dove lo stato della distruzione facilita il compito degli 'sciacalli'. 

Timori per il patrimonio culturale nelle zone più colpite.
Piccole crepe si sono aperte nella struttura esterna del Duomo di Urbino, che è stato transennato. Crolli nel monastero di S.Chiara a Camerino e, ad Amatrice, nella basilica di San Francesco e la chiesa di Sant'Agostino. Danni riscontrati anche alla Basilica di San Benedetto a Norcia, ma anche alle mura storiche della città. Lo conferma Antonella Pasqua Recchia, segretario generale del ministero di beni culturali e turismo. Il ministero dei beni culturali ha allertato le sue unità di crisi, in azione la task force italiana dei Caschi Blu della Cultura. A Roma sottoposto a verifiche il Colosseo, ma nessun danno.

A lavoro 880 VVF, 570 operatori della sicurezza e oltre 350 militari
Sono oltre 350 i militari dell'Esercito e dell'Aeronautica militare impegnati con mezzi speciali nei soccorsi alle popolazioni colpite dal sisma verificatosi questa notte tra le province di Rieti ed Ascoli Piceno. E' quanto si legge in un tweet dello Stato maggiore della Difesa. 

"Sono al lavoro 880 Vigili del Fuoco provenienti da tutta Italia, sono impiegati 9 elicotteri,  200 mezzi di soccorso, 50 mezzi movimento terra e 30 unità cinofile del Corpo dei Vigili. Nei luoghi colpiti dall'evento sismico, sono operativi inoltre 570 operatori della sicurezza, di cui 320 nei Comuni di Amatrice e Accumoli e 250 nel Comune di Arquata del Tronto". Così in una nota il ministro dell'Interno Angelino Alfano, al termine di una riunione tecnica di coordinamento che si è svolta al Viminale.

L'ipocentro del terremoto registrato ad una profondità tra i 5 e i 7 chilometri sottoterra
L'ipocentro del sisma che si è verificato nella notte scorsa è stato fissato a una profondità tra i 5 e i 7 chilometri sottoterra. Il piano di faglia ha avuto una estensione di 25-30 chilometri". Ad affermarlo è stata Daniela Pantosti, direttrice dell' Ingv durante una conferenza stampa. Si è trattato di un "evento localizzato in una zona dove l'attività sismica è sempre presente e simile ai terremoti tipici degli Appennini", ha precisato.