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POLITICA

Informativa alla Camera

Terrorismo, Alfano: "Cresce allerta per Giubileo ma sappiamo distinguere chi prega da chi spara"

Il ministro; "Rafforzeremo sicurezza sui luoghi sensibili e attenzione anche alle minacce dal cielo". A Roma si sta avviando il dispiegamento di 700 militari". Alla Camera intervenuto anche il ministro Gentiloni: "Reagiremo compatti, non guerra all'Islam ma ai 'rinnegati'"

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Il livello di allerta "è stato elevato a livello 2" ma "non esistono segnali indicativi di specifiche iniziative terroristiche contro il nostro Paese". Lo ha assicurato il ministro dell'Interno Angelino Alfano durante l'informativa alla Camera. Se non esistono segnalazioni precise "Il livello di preoccupazione per la minaccia terroristica cresce con il Giubileo: Roma ed il Papa sono già stati al centro di dichiarazioni minacciose inneggianti alla distruzione e all'odio".

Giubileo, sicurezza rafforzata nei luoghi sensibili 
Alfano spiega :"Rafforzeremo la vigilanza sui punti sensibili, a partire da piazza S.Pietro, dove ci saranno percorsi stabiliti per l'afflusso e postazioni fisse di controllo. Attenzione anche alle minacce dal cielo. Si sta avviando il dispiegamento immediato di "700 militari a cui si aggiungeranno le altre forze previste" ma precisa: "Noi sappiamo ben distinguere tra chi prega e tra chi spara. Quelli che pregano prendano le distanze da quelli che sparano". 

Divieto volo droni per evitare rischio attacchi Isis
Per sventare il rischio che lo Stato islamico possa attaccare Roma con i droni nel corso del Giubileo, lo spazio aereo sulla capitale sarà chiuso ai droni durante tutta la durata dell'evento. Alfano ha spiegato: "Particolare attenzione è stata dedicata al rischio di un attacco dal cielo, utilizzando droni".

Presi di mira i "soft target"
Il ministro esprime solidarietà alla Francia e assicura che "la risposta del sistema di sicurezza dell'Italia è stata immediata, nelle ore successive ogni misura di prevenzione adeguata è stata assunta". "Gli eventi francesi senza ombra di dubbio indicano che è notevolmente aumentato il grado di temibilità della minaccia jihadista". Il fatto nuovo - ha detto - sta "nell'apparente casualità degli obiettivi: il bersaglio è stato una molteplicità di soft target, una sorta di attacco frontale al nostro stile di vita e modo di essere". Ovviamente, "l'imprevedibilità nella scelta degli obiettivi - ha ammesso il ministro - rende più ardua l'attività di contrasto e di prevenzione da parte delle forze dell'ordine".

Gentiloni: "Reagiremo compatti"
Alla Camera è intervenuto anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. "I nostri fratelli francesi sono stati colpiti per la seconda volta quest'anno e ci sentiamo colpiti anche noi. Reagiremo uniti insieme" ha detto durante l'informativa alla Camera. L'attacco terroristico nella capitale è stato "di un livello senza precedenti per numero di terroristi coinvolti, per coordinamento, per ferocia, per uso di cinture esplosive".

"No guerra a Islam ma ai 'rinnegati'"
"Combatteremo per difendere i nostri valori" ha assicurato. "Questa sfida la vinceremo se la condurremo da italiani, da europei, da occidentali; se continueremo a essere noi stessi", ha osservato il titolare della Farnesina. Ha quindi puntualizzato: "Lavoreremo per snidare terroristi ovunque cerchino di infiltrarsi, ma senza fare confusione tra le migliaia di persone in fuga dalle guerre, combatteremo per difendere i nostri valori non dichiarando guerra all'Islam, ma ai rinnegati".