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MONDO

Massima allerta

Terrorismo, Gentiloni: "Rischio di infiltrati fra gli immigrati". Italiano irreperibile in Libia

Il ministro degli Esteri da Londra mette in guardia sul pericolo di infiltrazioni, ma puntualizza: "Confondere terrorismo e immigrazione è un'idiozia". La Farnesina cerca un italiano che era in territorio libico e di cui non si hanno più notizie

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Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni (Ansa)
Londra
''Ci sono di rischi di infiltrazione anche notevoli di terroristi dall'immigrazione''. A Londra per un vertice con i rappresentanti di 21 paesi riuniti nella coalizione anti Isis, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sottolinea che l’allerta è massima e che è necessario tenere alta l’attenzione. In Libia intanto potrebbe essere scomparso un cittadino italiano, al momento “irreperibile”.

"Confondere terrorismo e immigrazione è un'idiozia"
Una dichiarazione, quella del ministro, che ha scatenato un coro di polemiche, alle quali Gentiloni ha risposto prima del vertice. "Confondere terrorismo e immigrazione, oltre che un regalo al terrorismo, è un'idiozia", ha detto. "Sostenere che tra le decine di migliaia di immigrati che approdano con i barconi sulle nostre coste si annidino terroristi armato di kalashnikov non ha ovviamente senso", ha ribadito il titolare della Farnesina. "Il che non esclude", ha aggiunto Gentiloni, "che nella situazione odierna non ci possano essere rischi, sui quali per fortuna vigilano i nostri servizi di intelligence e gli apparati di sicurezza".  

“Apparati allertati”
Il titolare della Farnesina in precedenza aveva garantito che le autorità stanno facendo il massimo possibile. "Per fortuna –  aveva aggiunto - i nostri apparati di sicurezza sono allertati e funzionano ma questo non ci consente di abbassare minimamente il grado di preoccupazione''.

"Nessuna confusione fra fenomeni migratori e terroristici"
Gentiloni ha tenuto a precisare che "nessun Paese democratico può avallare alcuna confusione fra fenomeni migratori e terroristici''. "Diffondere l'idea che dietro i barconi di disperati che approdano sulle nostre coste si annidi il terrorista col kalashnikov sarebbe un errore culturale oltreché improbabile dal punto di vista tecnico'', ha aggiunto.
 
Impegno italiano contro l’Isis “adeguato”
Per quanto riguarda l’impegno italiano contro l’Isis, Gentiloni ha affermato che non cambierà e che è considerato “adeguato”. ''Il contributo italiano è il secondo più importante nell'addestramento alle forze che combattono sul terreno – ha spiegato - Lavoriamo molto sulla ricognizione aerea e oggi il Consiglio dei ministri approverà i finanziamenti per il 2015''.
 
Libia, “irreperibile” un italiano
Il ministro degli Esteri ha poi rivelato che la Farnesina è all'opera sul caso di un cittadino italiano dichiarato "irreperibile" in Libia. Si tratterebbe di un medico. ''Seguiamo il caso con il riserbo che è consueto in queste situazioni'', ha dichiarato.

Salvini all'attacco
Alle parole del ministro Gentiloni sul rischio di infiltrazioni tra gli immigrati ha immediatamente replicato Matteo Salvini. Secondo il segretario federale della Lega Nord si tratta di "dichiarazioni gravissime, che meritano immediate spiegazioni in Parlamento, il blocco di Triton e di ogni nuovo sbarco".