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ITALIA

Fermato a Mestre

Terrorismo, latitante turco fermato a Venezia vicino al movimento Dhkp-C

Alfano: "Livello allerta antiterrorismo altissimo anche a Pasqua"

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Il turco arrestato a Mestre dalla polizia è un presunto reclutatore per conto della Dhkp-C., l'associazione terroristica che ha ucciso, il 31 marzo scorso, a Istanbul il pm Mehmet Selin Kiraz. L'uccisione avvenne nel blitz delle forze speciali in cui sono morti anche due sequestratori del magistrato. Il latitante fermato a Mestre - secondo quanto si è appreso - ha la cittadinanza austriaca e si trovava in Italia con la moglie austriaca e i figli. 

Nei confronti dell'uomo c'è un mandato di cattura internazionale, per fini di estradizione, emesso dalla magistratura di Ankara per terrorismo. L'uomo è stato bloccato all'uscita di un albergo di Mestre. Lo straniero ricercato dalle autorità turche risulta aver partecipato nel 1994 all'affissione illegale di manifesti e striscioni nonché al lancio di bottiglie molotov ad Ankara, mentre nel 1995 ha compiuto - secondo gli accertamenti degli inquirenti turchi - un attentato negli uffici della banca di Konia Street di Ankara. Inoltre è stato indagato per essere ritenuto un reclutatore per conto della associazione terroristica Dhkp-C, formazione che proprio nei giorni scorsi è stata al centro di gravi fatti di cronaca ad opera di alcuni suoi militanti. Dopo i controlli di rito, l'uomo è stato trasferito nella Casa circondariale di Venezia a disposizione della Corte d'Appello di Venezia, territorialmente competente per procedere nell'iter di estradizione.

Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha commentato così il fermo dell'uomo: "Il livello di allerta è tale che, anche e soprattutto nei giorni della Pasqua, i controlli di sicurezza, su tutto il territorio, sono altissimi".