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POLITICA

Test di accesso al via, a Miur blitz studenti contro numero chiuso: “Università sia senza barriere”

Davanti alla sede del Miur di viale Trastevere sono stati esposti nella notte cartelli che recitavano "test di ingresso - divieto d'accesso" per mettere sotto accusa le prove per iscriversi alle facoltà di Medicina. Proteste anche alla Sapienza di Roma

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“No al numero chiuso”, l’accesso all’università pubblica deve essere un diritto di tutti. Nel giorno in cui le facoltà di Medicina e Odontoiatria aprono le porte per i test di ingresso alle matricole, gli studenti universitari e delle scuole superiori hanno organizzato una protesta per il “libero accesso al sapere”.

Nella notte, infatti, le associazioni Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti Medi si sono date appuntamento per un blitz davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca esponendo cartelloni con un simbolico “divieto di accesso” e la scritta “test di ingresso”. “Dalla nostra indagine sui dati ministeriali e degli Atenei emerge chiaramente - sottolinea Gianluca Scuccimarra, coordinatore Udu - che i corsi a numero chiuso, nazionale o locale, continuano a crescere. Ormai quasi la metà dei corsi di laurea di tutta Italia sono ad accesso programmato, ma nel frattempo le nostre Università perdono migliaia di iscritti ogni anno”. La ricerca realizzata dall’organizzazione studentesca illustra come negli ultimi due anni le facoltà a numero chiuso siano aumentate da 1.687 su 4.311 del 2014 a 1.846 su 4.234 del 2015, passando dal 39% al 43,5%. Anziché aumentare – ha ribadito Scuccimarra - il numero di iscritti diminuisce, “in barba agli obiettivi europei di portare il numero di giovani laureati al 40%, siamo fermi al 20%”.

Secondo gli organizzatori della protesta il sistema della formazione va ripensato partendo dalle scuole superiori, con maggiori investimenti sull’orientamento, fondamentale per aiutare i ragazzi a capire quale sia il percorso di studi più adatto al proprio futuro. “Scuola e Università non sono due percorsi scissi: combattere il calo di iscritti all'università e la dispersione dopo il primo anno di studi parte necessariamente da una riforma del percorso di studi superiori”, spiega la Rete degli Studenti Medi.
 
E se al Miur c’è un “divieto d’accesso” ai neo-diplomati, davanti alla Sapienza di Roma questa mattina, dove proprio in questi minuti avranno inizio le prove d’ingresso, in concomitanza con altri 11 atenei italiani, è in corso la protesta dell’associazione Link che ha costruito un muro di cartone “da abbattere”, simbolo del test a numero chiuso per le facolta' di Medicina, che impedisce l’accesso ai giovani aspiranti ‘camici bianchi’.



 "Va ripensato l'accesso a Medicina. E' un problema per i giovani e per il Servizio sanitario nazionale. Abbattere questo muro per avere un'università senza barriere", spiegano gli organizzatori. 
Alle prove di accesso della prima università capitolina per  Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria sono iscritti 5.677 candidati per 1.001 posti disponibili.
Il tempo per rispondere ai quesiti sarà di 100 minuti per 60 domande.