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TECH

Web Summit in corso a Lisbona

Tim Berners-Lee: minacciati online diritti e libertà

Google e Facebook firmano nuovo 'contratto' con il fondatore del Web

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Tim Berners-Lee (Ansa)
Google e Facebook appoggiano i nuovi standard messi a punto da Tim Berners-Lee, il fondatore del World Wide Web che solo la scorsa settimana ha sostenuto l'ipotesi di uno spezzatino dei colossi della Silicon Valley per ridurre il monopolio sulla Rete. Il nuovo 'Contratto per il web' - riporta il Financial Times - richiede alle società internet di rispettare la privacy sui dati e sostenere il meglio dell'umanità.
 
'Chi di noi è online vede i suoi diritti e le sue libertà minacciate'', ha affermato sir Tim Berners-Lee al Web Summit in corso a Lisbona. “Abbiamo un nuovo contratto per il web, con chiare responsabilità per coloro che hanno il potere di rendere'' la rete migliore. Quasi 60 aziende, governi e business leader hanno firmato il contratti, inclusi Google, Facebook, il governo francese e il miliardario Richard Branson. Amazon, una delle aziende che Berners-Lee ritiene debba essere divisa perché troppo grande e forte, non avrebbe firmato.

La piattaforma Solid del Mit
Contro i furti di dati, e per la privacy sul Web Tim Berners-Lee ha lanciato in ottobre Solid, una piattaforma open source sviluppata in collaborazione con il Mit (Massachusetts Institute of Technology) che permette di decentralizzare la gestione dei dati, lasciando gli utenti liberi di decidere dove le proprie informazioni vanno, chi le legge e quali app possono prenderle.

Tutto ruota attorno 'Solid Pod' definito come "un vostro sito Web privato con i dati interoperabili con tutte le app". In pratica, è una sorta di silos dove vengono immagazzinate tutte le nostre informazioni personali che verranno "linkati" dall'esterno per poter essere utilizzati. La finalità del progetto è "True data ownership", cioè il vero controllo dei propri dati, attorno al quale si sta costituendo una community.