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ECONOMIA

Il peso delle tensioni nel governo

Titoli di Stato, spread a quota 290. Tria "Ingiustificato il nervosismo sui mercati"

Già ieri il differenziale era schizzato a quota 281, dopo che il vicepremier leghista ha sfidato l'Europa, sostenendo che "si può e si deve sforare il 3%" del rapporto deficit/Pil. È il valore più alto da dicembre

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Torna a salire il differenziale tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, dopo le parole di sfida all'Europa pronunciate ieri da Matteo Salvini. Lo spread fra Btp italiani e Bund  sfiora quota 290, a 289 punti, dopo aver aperto a 283 punti. Poi ripiega a 284 in chiusura.

Tria: nervosismo ingiustificato
"Il nervosismo dei mercati, che si legge nelle oscillazioni dello spread, è ingiustificato ma comprensibile alla vigilia di queste importanti elezioni europee", dice il ministro dell'Economia Giovanni Tria. Secondo il ministro, è ingiustificato "perché gli obiettivi di finanza pubblica del governo sono quelli proposti dal governo stesso e approvati dal Parlamento con il Documento di economia e finanza". Quindi Tria sottolinea che "il governo è al lavoro perché questi obiettivi siano raggiunti nel quadro di una politica di sostegno alla crescita e all'occupazione". 

Conte: rialzo spread? "Lo ricollego alla competizione elettorale"
"Al presidente del Consiglio, massima responsabilità di governo, non fa affatto piacere che lo spread salga. C'è evidentemente qualche segnale di agitazione dei mercati", dice Giuseppe Conte.  "Lo ricollego alla competizione elettorale perché tutti i partiti stanno rimarcando il loro spazio politico - ci sono anche dichiarazioni molto forti - per raggiungere dei successi. Ma confido che tutto verrà ricondotto nei giusti binari, che sono i fondamentali della nostra economia, il giorno dopo le elezioni",  ha detto il presidente del Consiglio. "Quello che posso fare come presidente del consiglio è mandare un messaggio a tutti i mercati e a tutti gli investitori istituzionali e non, a tutte le istituzioni finanziarie, che non c'è assolutamente nulla di cui preoccuparsi. Questo Governo andrà avanti con un programma molto ambizioso, è chiaro a tutti, anche alle forze politiche di governo, che c'è un programma riformatore da portare avanti per le urgenze degli italiani, non possiamo deludere le loro aspettative. Realizzeremo questo programma tenendo i conti in ordine", ha spiegato.

Salvini: "Non sono preoccupato"
"No, assolutamente no, il diritto al lavoro alla vita, alla salute vengono prima di tutto. E alcune regole europee vanno evidentemente riviste perché stiamo lasciando un continente disoccupato e affamato". Così Matteo Salvini ha risposto a chi gli chiedeva se "non teme contraccolpi sui conti pubblici relativi allo spread che tende a risalire"."Quindi, con tutto il rispetto per lo spread, prima viene il lavoro, prima vengono gli italiani", ha aggiunto il segretario leghista. "Io voglio che corra il lavoro. Se per ridare il lavoro agli italiani bisogna ridiscutere dei vincoli europei che non funzionano è mio dovere farlo. Mi rifiuto di pensare a una generazione che ha la precarietà e la disoccupazione come prospettiva di vita", ha detto.

Di Maio: "Più dello spread mi interessano le famiglie"
"Più dello spread mi interessano le famiglie, i cittadini italiani, ma è chiaro che ci vuole responsabilità. Quello che interessa i cittadini è garantire la stabilità, andare avanti, evitare tensioni sociali e finanziarie", ha detto il vice premier Luigi Di Maio a margine di un tavolo al Mise sulla famiglia.

Tensioni Lega-M5S
Già ieri il differenziale era schizzato a quota 281, dopo che il vicepremier leghista ha sfidato l'Europa, sostenendo che "si può e si deve sforare il 3%" del rapporto deficit/Pil. La dichiarazione ha fatto salire la tensione nella maggioranza, con Luigi Di Maio, che l'ha definita una sparata irresponsabile.

Il tasso di rendimento si attesta al 2,783%, dopo un massimo del 2,807%. Il rendimento del Bund tedesco arretra al -0,119%, a dimostrazione dei timori degli investitori, che tendono a rifugiarsi nell'acquisto di titoli sicuri.