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ITALIA

Secondo giorno di visita

Torino, il Papa ai valdesi "Chiedo perdono per i nostri atti inumani contro di voi"

Un incontro storico: per la prima volta un Pontefice ha visitato un tempio valdese. "Caro fratello Francesco benvenuto" il saluto del pastore di Torino. Moderatore Bernardini: "Varcato un muro eretto otto secoli fa"

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(Ap)
Per la prima volta un Pontefice ha visitato un tempio valdese. Un incontro storico nel quale il Papa ha chiesto perdono ai valdesi per quanto fatto contro loro dai cattolici. "Da parte della Chiesa Cattolica - ha detto Francesco all'interno della Chiesa - vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi. In nome del Signore Gesù Cristo, perdonateci!". Uniti da un profondo legame, sottolinea il Pontefice, malgrado le differenze e parla poi di una"comunione in cammino". "Siamo profondamente grati al Signore nel constatare che le relazioni tra cattolici e Valdesi oggi sono sempre più fondate sul mutuo rispetto e sulla carità fraterna". I progressi fatti in questo cammino ecumenico incoraggiano "a continuare a camminare insieme", ha esortato il pontefice.

"Caro fratello benvenuto" il saluto dei valdesi
Ad accoglierlo al suo arrivo in Corso Vittorio Emanuele I, gremito di persone, il moderatore Bernardini, il pastore titolare della chiesa di Torino Paolo Ribet e il presidente del Concistoro, Sergio Velluto. Al suono del canto latinoamericano "Cada cosa en la vida", eseguito dal coro della comunità "Semicanto", Papa Francesco ha varcato la soglia del tempio valdese. "Mi sono interrogato sul modo con cui rivolgermi a Lei, e nella Parola ho trovato: 'fratello'. Ecco, benvenuto fratello Francesco. La incontriamo come un nuovo fratello nel nostro cammino". Con queste parole il pastore del Tempio Valdese di Torino si è rivolto a Papa Francesco. "Vogliamo leggere la sua visita, che è stata definita giustamente storica, proprio in questa dimensione - ha aggiunto il pastore Ribet - Viviamo un'esperienza incoraggiante e spero anticipatrice di ulteriori esperienze ecumeniche anche a Torino". 

"Varcato un muro alzato otto secoli fa"
Papa Francesco "ha varcato un muro alzato otto secoli fa, quando la nostra chiesa fu accusata di eresia e scomunicata dalla Chiesa romana" interviene così il moderatore della Tavola valdese Eugenio Bernardinii. "l Concilio vaticano II ha parlato di chiese evangeliche come di 'comunità ecclesiali'. A essere sinceri non abbiamo mai capito bene che cosa significhi questa espressione: una chiesa non chiesa? Conosciamo le ragioni che hanno spinto il Concilio ad adottare questa espressione, ma riteniamo che essa possa e debba essere superata". le parole del pastore Eugenio Bernardini. "Sarebbe bello - ha aggiunto - se questo accadesse nel 2017, o anche prima, quando ricorderemo i 500 anni della Riforma. È nostra umile e profonda convinzione che siamo chiesa". 

L'incontro con i parenti
Dopo aver lasciato il tempio Valdese, il Pontefice ha fatto rientro in curia per pranzare con i suoi parenti piemontesi. 

"A Torino per me un ritorno a casa"
Intanto il vice direttore della sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini, ha riferito che Bergoglio ha definito la sua visita a Torino "un ritorno a casa". "Ogni incontro è stato molto importante", ha detto Francesco, citando anche "la preghiera silenziosa davanti alla Sindone" e la visita alla Chiesa dove si sono sposati i nonni.