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MONDO

Israele

Terrore a Tel Aviv: 4 morti e 6 feriti. Hamas 'benedice' attentato. Israele congela permessi

In una dichiarazione pubblicata su Twitter, Hamas ha definito il loro attacco "eroico" e avvisato del fatto che altri attacchi del genere avverranno durante il mese del Ramadan, iniziato questa settimana. Il governo ha sospeso i permessi di ingresso sul suolo di Israele rilasciati a 83.000 palestinesi 

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Torna lo spettro del terrore a Tel Aviv, in Israele. Colpi di arma da fuoco sono stati sparati ieri sera nell'affollato "mercato" di Sarona, un centro commerciale nel centro della città. Quattro i morti, sei i feriti: due sono gravi.  Gli autori dell'assalto sono due palestinesi di circa 20 anni, secondo il portavoce della polizia. I due palestinesi, dopo essersi seduti ai tavolini del ristorante-bar Max Brenner, sono entrati in azione aprendo il fuoco sui passanti.

Erano, secondo alcuni testimoni, ben vestiti come se fossero stati a un ricevimento, mentre non ha trovato conferma una prima ricostruzione secondo la quale erano travestiti da ebrei ultraortodossi. Dopo i primi spari, uno ha lasciato l'arma - a quanto pare un fucile automatico Car Gustav - ed è scappato insieme all'altro. Nei pressi della Cinemateque uno dei due palestinesi è stato ferito da un poliziotto e anche l'altro è stato bloccato e arrestato. 



Il sostegno di Hamas
Hamas ha 'benedetto' l'attacco della notte scorsa a Tel Aviv affermando che i due uomini che hanno sparato all'impazzata nel ristorante nello Sarona Market sono membri della sua organizzazione. In una dichiarazione pubblicata su Twitter, Hamas ha definito il loro attacco "eroico" e avvisato del fatto che altri attacchi del genere avverranno durante il mese del Ramadan, iniziato questa settimana.      

Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha poi affermato che i terroristi rimasti feriti nell'attacco - in cui sono state uccise almeno 4 persone, con 16 ferite, tre delle quali in gravi condizioni - sono degli eroi e che questo attacco è "un messaggio per i ragazzi della resistenza ai leader dell'occupazione".      

I media israeliani hanno diffuso le identità dei due palestinesi arrestati: Muhammad e Khalid Muhamra, entrambi di 21 anni e originari di Yatta, villaggio della Cisgiordania vicino ad Hebron. Sono entrati illegalmente in Israele ma non hanno precedenti.

I militari israeliani hanno fatto irruzione nella casa di uno dei due ed interrogato i familiari, mentre le agenzie di sicurezza stanno cercando di determinare come i due siano riusciti ad entrare in Israele.       E la polizia ha trovato un'auto nel quartiere di Bnei Brak che si sospetta appartenga ai due assalitori. Intanto il coordinatore delle attività del governo nei territori, il generale Yoav Mordechai ha annullato 204 permessi di lavoro a membri della famiglia degli assalitori.    

 Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato "un'azione decisa" per i individuare i responsabili dell'attacco, il terzo che ha avuto vittime compiuto a Tel Aviv quest'anno.

Prima rappresaglia israeliana: congelati i permessi per i palestinesi
Tutti i permessi per il Ramadan, specialmente quelli per le visite di famiglia dalla Giudea e Samaria in Israele, sono 
congelati", si legge in un comunicato dal COGAT, l'unità che gestisce gli affari civili nella Cisgiordania occupata.
Il provvedimento colpisce 83mila palestinesi e 200 residenti di Gaza che avevano ricevuto il permesso di visitare i parenti per il Ramadan.