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MONDO

Isolati 150 profili di Dna

Tragedia Airbus, Lubitz cercò notizie online su suicidi e porta cabina. Trovata seconda scatola nera

Procura di Dusseldorf: pochi giorni prima copilota cercò con il tablet informazioni sui metodi suicidi e sulle porte di sicurezza delle cabine di pilotaggio. Bild: assumeva antidepressivi. Intanto sul luogo del disastro trovata la seconda scatola nera che potrebbe fornire ulteriori informazioni su quanto accaduto

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Il copilota Andreas Lubitz, alcuni giorni prima della tragedia, cercò online informazioni su metodi suicidi e sulle porte di sicurezza delle cabine di pilotaggio. Questa l'ultima rivelazione della Procura di Dusseldorf sullo schianto dell'Airbus A320 della Germanwings il 24 marzo sulle Alpi francesi. Gli investigatori hanno spiegato di aver ricostruito le ricerche sul tablet del copilota fatte tra il 16 e il 23 marzo, il giorno prima del disastro aereo. Il portavoce della procura, Ralf Herrenbrueck, ha dichiarato che le ricerche online di Lubitz riguardavano trattamenti medici e metodi per suicidarsi. "Almeno in un giorno", il co-pilota ha cercato parole riguardanti "le porte delle cabine di pilotaggio e i loro sistemi di sicurezza", ha aggiunto.

Bild: Lubitz assumeva antidepressivi
La Bild pubblica nuove indiscrezioni sulla depressione del copilota. Citando fonti giudiziarie scrive che Lubitz assumeva farmaci antidepressivi e ansiolitici come il Lorazepam, un farmaco prescritto a chi ha problemi di sonno, usato anche contro attacchi di panico. Non è chiaro se ne facesse però uso regolare. Secondo nuovi dettagli d'indagine, il problema agli occhi di cui soffriva il copilota sarebbe stato provocato invece da un incidente stradale del 2014: da allora risulta che vedesse spesso "buio attorno a lui".

Ritrovata seconda scatola nera
Intanto in Francia è stata ritrovata anche la seconda scatola nera dell'Airbus. Lo ha reso noto il Procuratore di Marsiglia. Dalla registrazione delle voci nella cabina di pilotaggio contenute nella prima scatola nera, ritrovata lo stesso giorno della tragedia, è emersa l'ipotesi che sia stato il co-pilota Andreas Lubitz a far schiantare deliberatamente l'aereo; nell'audio la voce del capitano che, chiuso fuori dalla cabina, tentava inutilmente di rientrare, anche cercando di sfondare la porta.  Le condizione della seconda scatola nera - ha detto il procuratore di Marsiglia Brice Robin -  fanno "ragionevolmente sperare" che i dati sul volo siano utilizzabili nonostante i danni riportati.

Isolati 150 profili di Dna
In serata il procuratore di Marsiglia, Brice Robin, ha annuniato che sono stati recuperati i profili di 150 Dna diversi dalla scena dello schianto del volo. Le famiglie delle vittime, ha aggiunto, verranno informate sulle identificazioni dei loro cari non appena queste saranno accertate. I resti saranno invece consegnati una volta concluse le operazioni di identificazione, ha affermato ancora Robin.