ITALIA
L'omicidio domenica scorsa a Collemarino
Tragedia di Ancona. Funerali privati per la piccola Alessia uccisa dal padre
La madre ha voluto una cerimonia intima, senza i familiari del marito. Alessia 18 mesi è stata uccisa a coltellate dal padre mentre dormiva nella culla. Si è svolto in ospedale l'interrogatorio di garanzia dell'uomo
Sono stati celebrati in segreto i funerali di Alessia, la bimba di 18 mesi uccisa domenica dal padre, accoltellata mentre dormiva nella culla.
Una cerimonia strettamente privata, nella cappella del cimitero di Tavernelle, per volontà della madre; un addio intimo, senza curiosi e senza i familiari del marito che nei giorni seguenti all'infanticidio hanno parlato di dissapori all'interno della coppia.
Stamattina si è svolta l'udienza di convalida dell'arresto di Luca Giustini, il ferroviere di 34 anni accusato di aver ucciso la figlia Alessia. L'uomo è accusato di omicidio volontario aggravato dal fatto di averlo commesso su un discendente. L'interrogatorio si è svolto nel reparto Psichiatria dell'ospedale Torrette di Ancona dove Giustini è ricoverato.
L'omicidio
Al momento della tragedia avvenuta doemica a Collemarino, Ancona, Giustini era da solo in casa con la figlia minore, mentre la moglie e l'altra figlia di 4 anni erano al mare con i nonni materni. La piccola Alessia si trovava nella culla quando il padre l'ha colpita tre volte con un coltello che le ha trapassato il torace. A scatenare la violenza forse un raptus improvviso, forse un pianto della bimba che l'uomo non riusciva a placare. Subito dopo l'omicidio Luca Giustini chiama la moglie "Ho fatto un casino". La donna si precipita con il padre, trovano la bimba in un lago di sangue ma ancora viva. Il nonno la prende tra le braccia e scende in strada, dove nel frattempo è arrivata un'ambulanza. I sanitari hanno provato a rianimarla, ma il suo cuore ha smesso di battere durante il trasferimento in ospedale.
Una cerimonia strettamente privata, nella cappella del cimitero di Tavernelle, per volontà della madre; un addio intimo, senza curiosi e senza i familiari del marito che nei giorni seguenti all'infanticidio hanno parlato di dissapori all'interno della coppia.
Stamattina si è svolta l'udienza di convalida dell'arresto di Luca Giustini, il ferroviere di 34 anni accusato di aver ucciso la figlia Alessia. L'uomo è accusato di omicidio volontario aggravato dal fatto di averlo commesso su un discendente. L'interrogatorio si è svolto nel reparto Psichiatria dell'ospedale Torrette di Ancona dove Giustini è ricoverato.
L'omicidio
Al momento della tragedia avvenuta doemica a Collemarino, Ancona, Giustini era da solo in casa con la figlia minore, mentre la moglie e l'altra figlia di 4 anni erano al mare con i nonni materni. La piccola Alessia si trovava nella culla quando il padre l'ha colpita tre volte con un coltello che le ha trapassato il torace. A scatenare la violenza forse un raptus improvviso, forse un pianto della bimba che l'uomo non riusciva a placare. Subito dopo l'omicidio Luca Giustini chiama la moglie "Ho fatto un casino". La donna si precipita con il padre, trovano la bimba in un lago di sangue ma ancora viva. Il nonno la prende tra le braccia e scende in strada, dove nel frattempo è arrivata un'ambulanza. I sanitari hanno provato a rianimarla, ma il suo cuore ha smesso di battere durante il trasferimento in ospedale.