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POLITICA

Tria: "La previsione di crescita nel Def è ancora valida, ma permangono rischi al ribasso"

Il ministro: i tempi della manovra sono quelli dettati dal semestre Ue. Il vertice al Viminale "mi è apparso un incontro tra un partito e le parti sociali"

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"La previsione di crescita contenuta nel Def per il 2019, lo 0,2% del Pil, è ancora valida, ma permangono rischi al ribasso", afferma il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, nel corso dell'audizione nelle commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato. Che spiega: ''Ad oggi le prospettive elaborate dai principali previsori internazionali non indicano segnali recessivi. Tuttavia il protrarsi delle incertezze potrebbero costituire un potenziale rischio negativo per la congiuntura''. 

"Le misure adottate con l'assestamento di bilancio e il salva conti hanno consentito di rafforzare la credibilità nazionale e la fiducia nel Paese senza intaccare la spesa programmata. Creare le condizioni giuste è centrale per un paese che deve portare il debito su un sentiero di riduzione".  Così il ministro dell'Economia. 

"Il quadro di finanza pubblica continua ad essere orientato al ristabilimento della fiducia sui mercati, e il clima favorevole sui mercati è fondamentale per le famiglie ed essenziale per stimolare gli investimenti delle imprese", ha continuato Tria.

"I tempi della manovra sono i tempi dettati normalmente dal semestre europeo e dalle leggi dello Stato: stiamo lavorando alla manovra, si prendono in considerazione varie proposte", ha detto il ministro dell'Economia, rispondendo alle domande nel corso dell'audizione presso le commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato.

"A parte la location mi è parso un incontro fra un partito e parti sociali. Quindi questo è come ho interpretato questa riunione". Così Tria ha commentato l'incontro al Viminale ieri fra il ministro dell'interno Matteo Salvini e le parti sociali per discutere della manovra 2020. 

 "È evidente che ogni manovra di bilancio, anche la prossima, richiederà delle scelte politiche impegnative da parte del governo che dovranno essere condivise", ha detto il ministro.

Sulla flat tax dice: "Di proposte ce ne sono varie in campo. Stiamo vedendo meriti e demeriti dal punto di vista tecnico nonché la compatibilità con gli obiettivi di finanza pubblica".

Gli obiettivi e le prospettive di finanza pubblica per l'esercizio in corso e per il prossimo triennio saranno comunque aggiornati alla luce dei dati macroeconomici e di finanza pubblica più recenti con la prossima nota di aggiornamento al Def di fine settembre, in tale occasione, sulla base dell'apposita rendicontazione Inps, si effettuerà anche una valutazione più circostanziata in merito all'eventuale trascinamento sugli anni successivi del minore utilizzo delle risorse stanziate per le nuove politiche di welfare", ha detto il ministro, riferendosi ai fondi previsti per Reddito di cittadinanza e 'quota 100'.

In precedenza Tria era intervenuto al convegno di Confindustria Digitale e Luiss Buisness School  a Villa Blanc: "Nella prossima legge di Bilancio, sulla quale abbiamo avviato le prime discussioni a livello tecnico, non potremo risparmiarci una seria riflessione sul modo di affrontare in maniera strategica la sfida della trasformazione digitale'', aveva detto.